Baciarsi a Venezia

 

Fresca di stampa questa originale guida di Venezia firmata Virgilio Boccardi, autore prolifico e attento a tutto ciò che riguarda la sua straordinaria città: dalla cultura, all’arte, alla storia… Guida originale, non tanto per i percorsi suggeriti, più o meno noti, ma per il taglio “romantico” che lo scrittore ha voluto dare ad ogni passeggiata, panorama, monumento, per cui lo scorrere della scrittura è punteggiato dal suggerimento del luogo dove fermarsi per una sosta sentimentale, un abbraccio, un bacio, qualche volta anche per sugellare un amore, perché  “… non c’è giorno, non c’è stagione dove a Venezia quel gesto affettuoso (il bacio, ndr) trovi ostacolo, nell’illusione di ritrovarsi a vivere come nel tempo vissero Goethe, Wagner, Lawrence, D’Annunzio, Thomas Mann, De Musset, Rilke, Proust, George Sand, Byron, Casanova, Nietzsche…”.  Baciarsi a Venezia, questo il titolo dell’opera (edizioni Supernova), vuole essere una guida “per dare soprattutto spazio ai luoghi dell’amore”.

Tante le tappe e i personaggi indicati – nonostante il volumetto non conti più di un’ottantina di pagine – perché evocatori di storie d’amore in qualche modo legate a Venezia e ai suoi luoghi. Immancabile la figura del grande amatore Giacomo Casanova, che nella Venezia di tre secoli fa seppe sedurre donne giovani e meno giovani, e sulle cui tracce la guida ci conduce nella chiesa di San Samuele, dove i genitori di Giacomo si sposarono e dove il piccolo – nato da una relazione extraconiugale della madre Zanetta – venne battezzato. In questa zona Casanova conobbe anche i suoi amori di adolescente. In Frezzeria, Calle de la Piscina, nel 1816 abitò Lord Byron che qui visse il suo primo grande amore veneziano con Marianna, una giovane che aveva un negozio sotto il suo appartamento. Altra chiesa, Santa Maria del Giglio, e il vicino Palazzo Pesaro: qui, all’inizio del Novecento, si consumò il dramma d’amore che vide protagonista Maria Tarnovska.

La parola amore spesso si abbina a matrimonio. Boccardi ne racconta uno di molto particolare, quello siglato da Venezia con il suo il mare e che si rinnova ogni anno, anche oggi, seppur non con i fasti di un tempo. Spostiamoci per fare due passi in Piazza San Marco dove lo scrittore suggerisce di immaginare, tra “un fruscio di seta, un profumo di bergamotto”, le antiche passeggiate di due veneziane bellissime e piene di brio, Catterina Giovanna Dolfin e Cecilia Zeno Tron. A San Zaccaria, una sosta per un caffè all’albergo Danieli, dove alloggiarono George Sand e Alfred de Musset. Andiamo oltre Rialto verso il sestiere di Santa Croce, in fondo a Calle della Regina, per ammirare il palazzo dove abitò Caterina Cornaro e per conoscere la sua storia. Ma siccome l’amore non è solo poesia, non può mancare una sosta – sempre in zona Rialto – alle Carampane, il quartiere a luci rosse della Serenissima. E poi la storia di Bianca Cappello, quelle di Gaspara Stampa e Marina Querini Benzon, e tante altre ancora. Libro molto godibile, lieve, da leggere tutto d’un fiato.

“Il Bacio” Depero, 1944-46

 

 

Pubblicato da Cristina Campolonghi

Cristina Campolonghi, laureata in Lettere, giornalista professionista prima al quotidiano Il Gazzettino di Venezia poi alla redazione veneta della Rai. Collabora con riviste, siti web, uffici stampa. Cronista attenta ai diversi aspetti della sua città e della sua regione: cultura, società, costume, turismo, ambiente

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