La Biennale Musica 2024 è stata dedicata al concetto di musica assoluta, evidenziandone l’attualità attraverso importanti lavori commissionati ai più originali compositori attivi sulla scena mondiale. In sedici giorni di concerti ed eventi teorici, il Festival ha sviluppato il significato della musica quale linguaggio autonomo a sé stante e lo statuto ontologico del suono.
Il termine musica assoluta, coniato da Richard Wagner nel 1846 per sottolineare come l’idea di un’opera d’arte completamente slegata dal mondo circostante fosse per lui inconcepibile, fu ripreso da molti teorici come Carl Dahlhaus, Mark Evan Bonds, Peter Kivy e Sarah Collins, proprio per esaltare la concezione della musica quale linguaggio di pure forme che evolvono nel tempo.
Il 68. Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia, dal 26 settembre all’11 ottobre, ha portato in laguna e in terraferma tutte le forme della musica assoluta secondo la visione del direttore Lucia Ronchetti. Si è conclusa registrando sale piene in media al 95% della capienza e 3.286 studenti delle scuole di ogni ordine e grado coinvolti negli appuntamenti del festival – spettacoli, installazioni, incontri e attività laboratoriali. In effetti, avevo notato la forte presenza di giovani, appassionati di musica contemporanea e curiosi aperti a nuovi orizzonti musicali.
Si è registrato anche una non meno imponente presenza della stampa nazionale e locale, ma anche sempre più media internazionali con trasmissioni dedicate dalle più importanti radio europee: The New York Times, The Observer, BBC Radio, The Quietus, Frankfurter Allgemeine Zeitung, Deutschlandfunk, Westdeutscher Rundfunk Köln, El Mundo, La Vanguardia, ABC, Scherzo, Arte Tv, France Musique, Res Musica, Classica, ORF Radio, Hrvatski Radio, Ruch Muzyczny. Da anni, la Biennale Musica è un’ “incontournable” del settore musica contemporanea, nonostante sia un settore di nicchia, grazie alla qualità dei suoi concetti e concerti, sempre all’altezza delle aspettative.
La Cerimonia di premiazione alla miglior composizione è andata a Lisa Streich per Orchestra for Black Butterflies e la miglior performance al newyorchese Attacca Quartet. Ad assegnare i premi nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian, la Giuria degli studenti dei Conservatori che per il quarto anno consecutivo riunisce giovani musicisti under 25 sotto la guida di Oscar Pizzo, pianista, organizzatore e studioso della scrittura musicale attuale.
Lisa Streich ci spiega che la sua nuova composizione Orchestra of Black Butterflies: “è una riflessione sull’amore per l’orchestra e sulla sua potenziale transitorietà. I due pianoforti sono accordati con un quarto di tono di differenza l’uno dall’altro e sono entrambi dotati di motore. Nei due pianoforti ho ricreato virtualmente strumenti a fiato e ad arco. Gli strumenti a fiato sono rappresentati dalla tastiera suonata in maniera normale, mentre i suoni degli strumenti ad arco sono generati attraverso strisce di carta attaccate ai motori. A ciò si aggiungono le percussioni orchestrali: timpani, triangoli e piatti. I due percussionisti agiscono come solisti con l’ensemble di percussioni e come Répétiteurs nel controllo del Faderbox. Il brano si propone di inseguire qualcosa di utopico: è possibile realizzare le possibilità dell’orchestra con soli quattro musicisti e otto motori? Visibilmente si!
Classe 1985, Lisa Streich, che dalla lontana isola di Gotland in Svezia viaggia in tutta Europa accumulando residenze nelle istituzioni più prestigiose – dalla Royal Stockholm Philarmonic Orchestra al Festival di Lucerna – affermandosi come una delle voci più amate della sua generazione, ha vinto il premio alla miglior composizione per Orchestra for Black Butterflies “per la sua abilità nell’integrare strutture tradizionali mantenendo ciononostante una scrittura contemporanea”. La Giuria degli studenti dei conservatori italiani ha scritto nella motivazione del premio: “L’attenzione e la cura con cui sono state unite la componente musicale e quella scenica, la raffinatezza nella scelta dell’organico strumentale e della sua preparazione ci ha stupito. Grazie a questo, Lisa Streich plasma un ambiente sonoro politimbrico di grande spessore, sfruttando anche elementi sonori non convenzionali. Dunque, attraverso un rapporto equilibrato tra forma, contenuti e durata, la composizione si esprime come evocazione e celebrazione di un messaggio di amore: quel forte amore eterno nei confronti di un’orchestra sempre più transitoria”.
Invece è stato L’Attacca Quartet, vitalissimo ensemble di New York con due Grammy Awards alle spalle, fondato nel 2000 da Amy Schroeder, Domenic Salerni, Nathan Schram e Andrew Yee,ad essere stato premiato per la miglior performance di daisy di David Lang e Black Angels di George Crumb. Scrive la Giuria degli studenti dei conservatori italiani: “Il quartetto ha saputo plasmare la sua interpretazione aderendo all’intento più diretto dei compositori. L’apporto di idee personali e innovative ha reso l’esecuzione quanto mai attuale. La versatilità di Attacca Quartet, unita alla sua grande espressività e padronanza tecnica, ci ha regalato una serata memorabile, ricca di emozioni”. Ed in effetti, la passione e l’abilità tecnica di questo giovane quartetto ci ha offerto intensi momenti di grazia, gioia e bellezza musicale, è stato un raro momento di felicità dedicato al pubblico, emotivamente trascinato nella Grande Bellezza di Daisy, prima assoluta pazzesca che personalmente ho adorato.
Il Leone d’Oro alla carriera della Biennale Musica 2024 è andato quest’anno alla compositrice inglese residente a Berlino Rebecca Saunders, creatrice di mondi sonori che esaltano la capacità e l’esperienza dell’ascolto, fra le più riconosciute compositrici del nostro tempo. Il Leone d’Argento è stato attribuito a Ensemble Modern, la storica compagine tedesca che da quarant’anni percorre con straordinaria energia e competenza le strade dell’avanguardia europea e americana, al fianco di nomi come Stockhausen, Reich, Lachenmann, Andriessen, ma anche di Frank Zappa, Ornette Coleman, Anthony Braxton. La decisione è stata presa dal Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia su proposta di Lucia Ronchetti, direttrice del Settore Musica. La cerimonia di consegna del Leone d’Oro e quella del Leone d’Argento hanno avuto luogo rispettivamente il 27 e il 29 settembre nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian, sede della Biennale.
https://www.labiennale.org/it/musica/2024
https://www.attaccaquartet.com/news-1/2023/3/14/evergreen-grammy-win