“Canaletto & Venezia” a Palazzo Ducale

Canaletto, The Square of Saint Mark’s, Venice, 1697 – 1768, 1742/1744, oil on canvas, Gift of Mrs. Barbara Hutton

 

Il Settecento veneziano con le sue luci e ombre si snoda lungo le sale di Palazzo Ducale, nel racconto di un secolo straordinario e del suo protagonista: Giovanni Antonio Canal, il Canaletto.
In effetti, Antonio Canal detto Canaletto (1697-1768) è oggi l’artista più celebre del Settecento veneziano, il vedutista che più di ogni altro ha codificato l’aspetto di Venezia nella forma che è tuttora nell’immaginario collettivo mondiale.
Venezia in quello stesso secolo è attraversata da contraddizioni complesse: è uno dei centri più cosmopoliti al mondo, vissuta e attraversata da colti mercanti e raffinati collezionisti e viaggiatori stranieri, la Repubblica di Venezia è ancora lo stato più importante della Penisola, ma già si mostrano al contempo i segnali della decadenza che predice la caduta nel 1797. 

 

Canaletto, “Il Canal grande da Palazzo Balbi a Rialto” c. 1722

 

Le famiglie nobili dispongono di imponenti ricchezze in grado di rivaleggiare con quelle dei regnanti europei. In questo contesto, si sviluppa a Venezia l’ultima grande stagione dell’arte italiana che abbia raggiunto la fama internazionale e l’eccellenza in ogni genere artistico: la veduta appunto, ma anche il ritratto, il paesaggio, la scultura, le arti decorative, la grande pittura storica
Una stagione artistica di grande complessità e valore, di eccellenze nel campo della pittura, della scultura, delle arti decorative. Fin dal suo inizio, il 700 si mostra come un secolo di enorme vitalità e grandi cambiamenti, nel linguaggio dell’arte, nella storia delle idee e delle tecniche, nella vita sociale. La mostra parte dall’ affacciarsi nei primi anni di una nuova forma artistica, che rompe i legami con il rigore del Classicismo e con la teatralità del Barocco, mentre il colore prende il sopravvento sul disegno.

 

Giandomenico Tiepolo, Il Burchiello , 1765-70, Olio su tela

 

Luca Carlevarijs pone le basi del vedutismo veneziano, Rosalba Carrera rinnova l’arte del ritratto. Due giovani coetanei dipingono opere in cui la luce acquista valenza fondante, costitutiva: Giambattista Tiepolo con pennellate aggressive in composizioni dinamiche, Canaletto nella pittura di vedute, lo stile di entrambi si farà poi più controllato e nitido. Il viaggio prosegue con la pittura di costume di Pietro Longhi, l’esplosione del vedutismo, la pittura di storia e quella di paesaggio, infine il capriccio. E la grande stagione dell’incisione, che diversi sperimentano, e di Giambattista Piranesi. Il racconto di questo secolo è anche quello della presenza europea della Serenissima e del viaggiare dei suoi artisti.

 

Giandomenico Tiepolo, Il minuetto, c. 1754, conservato al Museo del Louvre, Parigi

 

Anche l’arte vetraria di Murano vive i suoi fasti, parallelamente all’oreficeria e la manifattura di porcellane. Protagonisti di fine secolo sono Francesco Guardi e Giandomenico Tiepolo, figlio di Giambattista. Nelle vedute di Guardi il linguaggio pittorico, allusivo e moderno, lontano dalle certezze di Canaletto, evoca una Venezia in disfacimento, mentre il tempo del vivere felice e aristocratico lascia il posto a un popolo di irriverenti Pulcinella, dove tutti sono liberi e uguali, ad annunciare la prossima rivoluzione francese.
A Palazzo Ducale sono esposte 25 opere di Canaletto, con alcuni pezzi mai visti a Venezia e prestiti di grande valore da parte di prestigiose collezioni private inglesi. Un allestimento in undici sale comprende altri ottanta quadri e venti sculture, oltre a incisioni e disegni e una straordinaria esposizione di porcellane, per un totale di oltre 270 pezzi esposti

 

Francesco Guardi, 1755-1780, Il Canal Grande con Santa Lucia e Santa Maria di Nazareth

 

Fino al 9 giugno 2019, a Palazzo Ducale – Appartamento del Doge  

 

http://palazzoducale.visitmuve.it/it/mostre/mostre-in-corso/canaletto-e-venezia/2018/12/19915/canaletto/

 

Pubblicato da Hélène Sadaune

Master II d'Histoire Moderne de la Sorbonne Paris IV, j'ai travaillé pendant plus de 20 ans pour la C.E. Résidente depuis plus de trente ans à Venise, guide conférencière à Paris et Venise, je suis une passionnée de la civilisation vénitienne et de cette ville hors-norme. Comptez sur moi pour vous tenir informé!

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