Christian Arming al Malibran con valzer e musiche di Richard e Johann Strauss

©Teatro La Fenice

Christian Arming al Teatro Malibran 

con valzer e musiche di Johann Strauss figlio e la suite del Rosenkavalier di Richard Strauss

Il direttore d’orchestra viennese Christian Arming ha animato il Teatro Malibran domenica 5 gennaio 2025 con valzer e musiche di Johann Strauss figlio e la suite del Rosenkavalier di Richard Strauss.

Il maestro viennese, classe 1971, attualmente direttore ospite principale della Hiroshima Symphony Orchestra in Giappone, ha diretto l’Orchestra del Teatro La Fenice in un concerto che ha fatto ‘eco’ al tradizionale concerto di capodanno di Vienna, proponendo una carrellata di marce, polke e danze viennesi firmate dal ‘Walzerkönig’, il re del valzer, Johann Strauss figlio, abbinata alla suite per orchestra tratta dal Rosenkavalier di Richard Strauss per la più grande gioia degli spettatori, ultra entusiasti.

Il programma del concerto si è aperto con l’ouverture dal Fledermaus (Il pipistrello): operetta ispirata alla commedia di Meilhac e Halévy Le réveillon, che a sua volta riprendeva il soggetto di una farsa del 1851 del drammaturgo tedesco Roderich Benedix, Das Gefängnis (La prigione). Trasformata in operetta dal ‘Walzerkönig’, Il pipistrello divenne un successo rimasto insuperato nella produzione di Strauss figlio.

Seguito da Wein, Weib und Gesang! op. 333, composto nel 1869. Il testo di Joseph Weyl, un popolare scrittore comico della vecchia Vienna che aveva fornito anche il testo originale per l’analogo valzer corale An der schönen blauen Donau, prende spunto da un motto tradizionalmente attribuito a Lutero: “chi non ama il vino, le donne e il canto resta uno sciocco per tutta la vita”.

Poi si è ascoltato il popolare valzer da concerto Rosen aus dem Süden op. 388, scritto nel 1880 e dedicato al re d’Italia Umberto I, basato sui temi dell’operetta Das Spitzentuch der Königin, Lo scialle della regina, dalla quale Strauss figlio ricavò il materiale per numerosi lavori. Éljen a Magyar! op. 332 è una polka veloce scritta nel 1869 per una serie di concerti a Pest: E ancora il famosissimo Wiener Blut op. 354, un grande valzer da concerto composto nell’aprile del 1873 in occasione delle nozze tra l’arciduchessa Gisela e il principe Leopold di Baviera.

©Teatro La Fenice

La seconda parte è stata aperta dalla suite per orchestra dal Rosenkavalier di Richard Strauss, l’opera su libretto dello scrittore austriaco Hugo von Hofmannsthal che celebra nel modo più profondo la civiltà del valzer. Eseguita la prima volta il 26 gennaio 1911 alla Königliches Opernhaus di Dresda, diretta da Ernst von Schuch, ottenne subito un successo clamoroso, tanto che dopo la prima viennese di poco successiva, Strauss venne dichiarato ‘cittadino onorario’ di Vienna. Il valzer è chiaramente un anacronismo, ma quel tramonto sociale e personale raccontato nel Rosenkavalier non riguarda il Settecento bensì la Vienna di Francesco Giuseppe, destinata a inabissarsi insieme all’Impero millenario nel gorgo oscuro della storia. Il valzer era l’emblema di quel mondo, e Strauss ne fa il cuore della sua commedia per musica.

Der Rosenkavalier generò un’intricata progenie di partiture, già dagli anni immediatamente successivi al debutto. Oltre la suite, infatti, Strauss preparò le due serie di valzer (Walzerfolge) e la musica di accompagnamento per il film muto di Robert Wiene, l’autore del Kabinett des Dr. Caligari. La suite fu composta alla fine della seconda guerra mondiale, nel 1945, in un momento molto difficile per l’ottuagenario maestro, che temeva le conseguenze della sua posizione ufficiale nel regime nazista. La partitura mira a riunire i migliori temi dell’opera, più che a sviluppare un suo percorso autonomo.

Il finale con la musica di Strauss e con tre brani in particolare: la Egyptischer-Marsch op. 335, che alludeva all’apertura del canale di Suez, presentata però come Marcia dei Circassi al pubblico russo di Pavlovsk, la residenza estiva degli Zar, dove gli Strauss si trovavano per la stagione estiva; la fulminea Pizzicato-Polka, nata anch’essa a Pavlovsk; e la Tritsch-Tratsch Polka, che prende il nome da un giornale satirico e di gossip dell’epoca.

Un magnifico concerto, apprezzato da tutti i presenti, deliziati da due bis offerti generosamente dal Maestro, che ha saputo dare il meglio di se.

©Hélène Sadaune

Christian Arming

Nato a Vienna nel 1971, ha iniziato la sua carriera a ventiquattro anni come giovanissimo direttore musicale della Janáček Philharmonic Orchestra di Ostrava. È stato inoltre direttore musicale della New Japan Orchestra a Tokyo, dell’Orchestra Sinfonica e del Teatro di Lucerna, dell’Orchestre Philharmonique & Royal de Liège fino al 2019.

Sia in campo sinfonico che in quello operistico è attivo in Europa, negli usa e in Asia. È attualmente principale direttore ospite della Hiroshima Symphony Orchestra in Giappone. In questi anni ha diretto nei teatri di Francoforte, Amburgo, Lucerna, Strasburgo, Nancy, Montpellier e ha interpretato CarmenDie ZauberflöteLa bohèmeUn ballo in mascheraDer fliegender HolländerJeanne d’Arc au bûcherIl principe Igor, Ariadne auf NaxosLohengrinPelléas et MélisandeFidelioLes Mamelles de TirésiasEine florentinische TragödieDie FledermausThe Turn of the ScrewDon GiovanniJenůfaRusalka.

Dagli inizi della sua carriera a oggi è stato ospite di prestigiose orchestre, tra cui orf Radio-Symphonieorchester di Vienna, Deutsche Sinfonie Orchester di Berlino, hr-Sinfonieorchester di Francoforte, ndr-Sinfonieorchester, Südwestrundfunk di Stoccarda, ndr Orchester di Amburgo, Dresdner Staatskapelle, Münchener Philharmoniker, Wiener Symphoniker, Mozarteumorchester di Salisburgo, Orchestre National Capitole de Toulouse, Orchestre de la Suisse Romande, Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, Orchestra Sinfonica della Rai di Torino. In Italia ha diretto presso le maggiori istituzioni musicali: Massimo di Palermo, Verdi di Trieste (Rosenkavalier), Filarmonico di Verona (Salomè ed Elektra), Carlo Felice di Genova, San Carlo di Napoli, Fenice di Venezia, Regio di Torino (Zauberflöte). Dopo la sostituzione di Georges Prêtre nella Quinta Sinfonia di Mahler, l’Accademia Santa Cecilia di Roma lo ha richiamato a  dirigere altri concerti nelle successive stagioni (Terza e Quarta Sinfonia di Mahler, Jupiter di Mozart). La stagione 2024 è iniziata a Palermo con il concerto di Capodanno e musiche di Brahms e Strauss.

www.teatrolafenice.it

Pubblicato da Hélène Sadaune

Master II d'Histoire Moderne de la Sorbonne Paris IV, j'ai travaillé pendant plus de 20 ans pour la C.E. Résidente depuis plus de trente ans à Venise, guide conférencière à Paris et Venise, je suis une passionnée de la civilisation vénitienne et de cette ville hors-norme. Comptez sur moi pour vous tenir informé!

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