Federica Marangoni ON THE ROAD 1970-2024
Non solo vetro
Fino al 24 novembre 2024 a Murano, al Museo del Vetro, Spazio Ex Conterie, curato da Chiara Squarcina e Federica Marangoni
Una bellissima mostra al Museo del Vetro di Murano dedicato all’ artista e designer veneziana Federica Marangoni, che illustra oltre cinquant’anni di carriera, una ricerca votata alla sperimentazione continua e pionieristica con diversi mezzi tecnologici e materiali, il suo rapporto speciale con il vetro – il suo grande amore – spaziando in modo eclettico e interdisciplinare nell’indagine creativa e comunicativa.
Un percorso eclettico in dialogo con l’architettura stessa del Museo: a partire dalle prime sperimentazioni con il vetro, dal 1970, anno in cui Marangoni apre a Venezia il suo Fedra Studio Design e inizia a usare questo materiale, lavorando con molte fornaci muranesi, a un epoca in cui nessuna donna osava avvicinarsi al mondo maschile e maschilista del vetro di Murano. Progetta oggetti di design che spazia delle sculture in vetro a delle grandi installazioni visive, integrando video e la luce al neon, combinati con la trasparenza e la fragilità del vetro.
Dalla metà degli anni Settanta rivolge la sua curiosità e la sua attenzione creativa a quel mondo tecnologico allora ancora allo stato embrionale. Una ricerca ininterrotta sul rapporto luce e artificio, realtà e finzione, gioco dell’effimero, della trasparenza, della mobilità virtuale dell’immagine.

Ad accogliere i visitatori all’ingresso del Museo del Vetro è La bricola, nata come installazione di luce su pavimento specchiante, realizzata per l’Euro-
Domus di Torino nel 1971. Nel giardino trovano invece posto le grandi sculture multimediali, come la scala Go Up Ladder, esposta nel 2013 a Basilea, in cracked neon rosso e rete metallica.

Gli spazi esterni del museo accolgono inoltre opere in vetro degli anni Ottanta, legate al tema del giardino e delle sue implicazioni simboliche. La Stanza della leggerezza raccoglie le opere realizzate dagli anni Ottanta ad oggi, che richiamano i concetti di aria, luce, volo, bellezza, archetipi di memorie antiche e allo stesso tempo eterne.

Lo spazio “ex Conterie” si articola in cinque sezioni: Il sogno fragile. Anni Settanta e Ottanta dove trova posto, tra gli altri, anche il gruppo Natura sotto vetro; Elettronica madre di un sogno umanistico, che approfondisce la ricerca portata avanti dall’artista sull’uso della tecnologia nelle opere in vetro e sull’elettronica nell’arte e nella comunicazione; Itinerari della memoria, con il modello in scala della fontana-scultura, La trappola della memoria, opera pubblica per l’Expo 1992 di Siviglia; La traccia, sezione tesa a dimostrare in modo particolare come il pensiero progettuale non si interrompe ma è piuttosto un labirinto dove esperienze, sogni, metafore, riferimenti alla storia si ammassano e ritornano come il flusso stesso del ricordo e del sogno; infine, l’ installazione Il volo impossibile, già esposta a Valencia e Barcellona.

Orario
tutti i giorni > 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17)
Dal 3 maggio al 28 settembre > venerdì e sabato, 10.00 – 20.00
(Ultimo ingresso 19.00)
https://museovetro.visitmuve.it/
