Il sogno di Scipione di Mozart al Malibran

 

Il sogno di Scipione” di Wolfgang Amadeus Mozart, è una azione teatrale in un atto su libretto di Pietro Metastasio, in scena per la prima volta sul palcoscenico del Teatro Malibran di Venezia.

La ‘serenata’ musicata dal salisburghese, composta intorno al 1771-1772, sarà proposta in un nuovo allestimento con la direzione musicale di Federico Maria Sardelli alla testa dell’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice – maestro del Coro Claudio Marino Moretti – e in una messinscena coordinata dal tutor di regia Elena Barbalich realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Venezia e nell’ambito del progetto Atelier della Fenice al Teatro Malibran.

Settimo lavoro di Mozart (1756-1791) per il teatro, composto a soli sedici anni, “Il sogno di Scipione” vide la luce tra Ascanio in Alba e Lucio Silla, per essere rappresentato probabilmente il 29 aprile o l’1 maggio del ‘72 in occasione dell’arrivo a Salisburgo del nuovo arcivescovo Hieronymous Joseph Franz von Paula, conte di Colloredo.

La narrazione allegorica del libretto, tratto dal Somnium Scipionis di Cicerone, ricalca piuttosto fedelmente la fonte letteraria antica: addormentatosi nella reggia del re alleato Massinissa, in Numidia, Scipione Emiliano sogna di essere nel cielo degli eroi, dove incontra Costanza e Fortuna, che gli chiedono di scegliere chi, tra loro, seguire. Dopo alcune domande, e dopo aver incontrato il padre adottivo Publio Cornelio – che sarebbe Scipione l’Africano – e il padre naturale Emilio Paolo, i quali gli mostrano le piccolezze del mondo e il futuro glorioso che l’attende sulla terra, Scipione si decide a scegliere Costanza, l’unica capace di contrastare, come uno scoglio nel mare in tempesta, i capricci della sua rivale. Mentre Fortuna, adirata, scaglia contro il condottiero una tempesta di lampi e saette, Scipione si risveglia dal sogno.

«Il mondo di Scipione – ha spiegato la tutor di regia Elena Barbalich – lo abbiamo concepito come una dimensione surreale, come accade nei sogni. Ci siamo presi molte libertà, proprio per il fatto che la realtà che ci troviamo di fronte ha una matrice onirica. Per questo ho scelto una scenografia di plastica, che rende il tutto molto evanescente, con il teatro visibile in trasparenza. Il protagonista è come se si trovasse all’interno di un cerchio: è circondato da una massa che ha costruito appositamente per lui questo sogno per portarlo al potere. Questa massa ha bisogno della sua figura, anche autoritaria, per esistere. Di essa fanno parte anche le due divinità, Fortuna e Costanza, che all’inizio vestono panni da dee per spogliarsi in seguito. E lo stesso si può dire del padre adottivo, Publio Cornelio, e di quello naturale, Emilio. Tutti insieme hanno ordito questa specie di imbroglio, dove Scipione crede di vedere l’armonia delle sfere per rendersi poi conto che è tutta una finzione barocca».

Dopo la prima assoluta del 1772, le riprese di questo lavoro si contano sulle dita di una mano. La prima esecuzione moderna, in forma di oratorio, ha avuto luogo nel 1979, in occasione della Große Festspielhaus di Salisburgo.

La prima esecuzione in forma scenica risale invece al 1984: si è svolta in Italia, sul palcoscenico del Teatro Olimpico, nell’ambito del secondo Festival di Vicenza. Nel cast del nuovo allestimento feniceo figurano tre soprani e tre tenori: Francesca Boncompagni, Bernarda Bobro e Rui Hoshina interpreteranno rispettivamente Costanza, Fortuna e Licenza; Valentino Buzza, Emanuele D’Aguanno e Luca Cervoni saranno Scipione, Publio ed Emilio. Il gruppo di regia, come quello di scene e costumi sono composti da studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, le scene sono state ideate da Francesco Cocco e i costumi da Davide Tonolli. Il light design è Fabio Barettin.

Ritratto di Mozart

 

http://www.teatrolafenice.it/site/index.php?pag=21&spettacolo=26505&lingua=ita

Pubblicato da Hélène Sadaune

Master II d'Histoire Moderne de la Sorbonne Paris IV, j'ai travaillé pendant plus de 20 ans pour la C.E. Résidente depuis plus de trente ans à Venise, guide conférencière à Paris et Venise, je suis une passionnée de la civilisation vénitienne et de cette ville hors-norme. Comptez sur moi pour vous tenir informé!

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