Il Trionfo dell’ onore di Scarlatti al Malibran

Al teatro Malibran Il trionfo dell’onore di Alessandro Scarlatti per la prima volta a Venezia

per i trecento anni dalla morte del compositore siciliano

La Fenice celebra i trecento anni dalla morte di Alessandro Scarlatti con la messinscena di un titolo del palermitano finora mai rappresentato a Venezia, Il trionfo dell’onore: un capolavoro di comicità, che sarà proposto in un nuovo allestimento con la regia di Stefano Vizioli, le scene e i costumi di Ugo Nespolo – con i costumi realizzati da Carlos Tieppo – e il light design di Nevio Cavina.

La partitura, frutto dell’accurato lavoro di revisione effettuato da Aaron Carpenè sul manoscritto originale, sarà diretta da uno specialista di questo repertorio quale è Enrico Onofri, che sarà alla testa dell’Orchestra del Teatro La Fenice con cinque repliche.

Commedia in tre atti di Francesco Antonio TullioIl trionfo dell’onore debuttò in prima assoluta al Teatro dei Fiorentini di Napoli il 26 novembre 1718. Capolavoro di comicità – ed è l’unico titolo appartenente a questo genere a firma del compositore siciliano –, si ispira alla figura di Don Giovanni, che rivive nel personaggio del giovane dissoluto Riccardo Albenori, interpretato da un soprano en travesti. L’opera riveste una grande importanza dal punto di vista storico-musicale perché pose le basi per un nuovo modello di opera buffa: con una struttura drammaturgica e musicale coerente e con la preferenza della lingua italiana sul napoletano si può affermare che anticipò Pergolesi e gli altri esponenti della scuola napoletana. Il trionfo dell’onore è l’unica commedia per musica in un vastissimo catalogo di opere teatrali di Alessandro Scarlatti. Sin dal suo debutto fu un successo, anche se poi, come spesso succede, cadde nell’oblio e venne recuperata soltanto nella prima metà del Novecento.

«Rispetto ad altre opere di Scarlatti – spiega il direttore d’orchestra Enrico Onofri – pare proiettarsi verso un’altra dimensione, e non è improbabile che abbia fatto da modello nel successivo sviluppo dell’opera buffa». «Il protagonista Riccardo Albenori è un seduttore impenitente – commenta il regista Stefano Vizioli – un seduttore che per di più confessa nelle sue affermazioni di filosofia un po’ spicciola il suo desiderio bulimico di sedurre e abbandonare. Per lui l’amore è frode, inganno, tradimento, artificio. In un’aria, Riccardo si paragona a un’ape che va da un fiore all’altro.  Questa figura di seduttore richiama don Giovanni, come quella che l’accompagna, il fanfarone capitano Rodimarte Bombarda, potrebbe essere accostata a Leporello. Ma i due sono più che altro ‘compagni di merende’ e hanno per moltissimi aspetti caratteristiche borderline: c’è sicuramente un aspetto caratteriale incontrollato, legato alla sensualità, all’appagamento immediato e direi al collezionismo, molto affine a don Giovanni. Ma Il trionfo dell’onore, con le avventure goderecce del nostro Riccardo, non ha i vapori sulfurei del capolavoro di Mozart; non c’è la metafisica presenza della giustizia divina e soprattutto non ci sono né un tentativo di stupro né un omicidio, i due sconvolgenti accadimenti che aprono il Don Giovanni. C’è invece un duello riparatore, nel quale Riccardo viene ferito dal rivale Erminio, e ciò induce il protagonista a pensare che in futuro sarà meglio comportarsi bene per evitare pericolose conseguenze. Questo finale piuttosto accomodante lascia aperti moltissimi punti di domanda, un po’ come nel caso di Così fan tutte: quando opere così, dopo inauditi sconvolgimenti emotivi, finiscono con un’invocazione a volersi tutti bene come se nulla fosse successo, il sipario si chiude con molti più dubbi di quanti se ne avessero all’inizio».

©Hélène Sadaune

Il cast del nuovo allestimento del Trionfo dell’onore comprende interpreti di riferimento per questo repertorio: Dave Monaco canterà nel ruolo di Flaminio Castravacca; Luca Cervoni in quello di Cornelia Buffacci; Rosa Bove in quello di Leonora Dorini; Francesca Lombardi Mazzulli sarà Doralice Rossetti; Giulia Bolcato, Riccardo Albenori; Raffaele Pe, Erminio Dorini; Giuseppina Bridelli, Rosina Caruccia; Tommaso Barea, il capitano Rodimarte Bombarda.

www.teatrolafenice.it

 

Pubblicato da Hélène Sadaune

Master II d'Histoire Moderne de la Sorbonne Paris IV, j'ai travaillé pendant plus de 20 ans pour la C.E. Résidente depuis plus de trente ans à Venise, guide conférencière à Paris et Venise, je suis une passionnée de la civilisation vénitienne et de cette ville hors-norme. Comptez sur moi pour vous tenir informé!

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