“Josef Albers in Messico” alla Guggenheim di Venezia

©Hélène Sadaune. “Josef Albers in Messico” alla Venice Guggenheim

Il Messico è senz’altro la terra promessa dell’arte astratta” ha detto Josef Albers.  La mostra Josef Albers in Messico“ intende far luce sul rapporto tra l’arte di Josef Albers (Bottrop, Germania, 1888 – New Haven, Connecticut, 1976) e le forme e il design dei monumenti precolombiani che l’artista ebbe modo di studiare nel corso dei suoi numerosi viaggi in Messico.

©Hélène Sadaune. “Josef Albers in Messico” alla Venice Guggenheim

E’ presentata una selezione dei primi dipinti raramente esposti, tele iconiche appartenenti alle note serie “Variante/Adobe (1947-1952) e “Omaggio al quadrato (1950-1976), insieme a opere su carta e a una ricca selezione di fotografie e foto-collage, molte delle quali presentate per la prima volta al pubblico, realizzate da Albers durante le sue tante visite presso i siti archeologici messicani, cominciate a partire dai primi anni ’30. Con lettere, studi, fotografie inedite e dipinti provenienti dal Museo Solomon R. Guggenheim di New York e dalla Fondazione Anni e Josef Albers, “Josef Albers in Messico” permette di contestualizzare ulteriormente l’ancor poco nota produzione fotografica di Albers, offrendo così una nuova lettura dei suoi più celebri lavori astratti.

©©Hélène Sadaune. “Josef Albers in Messico” alla Venice Guggenheim

Josef Albers in Messico” è curata da Lauren Hinkson, Associate Curator della Solomon R. Guggenheim Museum. Artista, poeta, teorico, professore di arte e design prima al Bauhaus a Dessau, poi a Berlino, e successivamente, una volta trasferitosi negli Stati Uniti nel 1933, al Black Mountain College e all’Università di Yale, durante la sua lunga carriera Albers ha lavorato con diverse tecniche, dalla pittura all’incisione, dall’arte murale all’architettura.

Insieme alla moglie, l’artista Anni Albers, viaggiò spesso in Messico e in altri paesi sudamericani, tra il 1935 e il 1967, visitando i siti archeologici della Mesoamerica, area in quel momento al centro di un rinato interesse nei confronti dell’arte e la cultura precolombiane. Durante le sue visite, l’artista realizzò centinaia di scatti in bianco e nero raffiguranti piramidi, templi, santuari, e raggruppando insieme immagini multiple, stampate in diverse dimensioni su fogli di cartone. Ne risultano fotografie e foto-collage che rivelano un approccio innovativo al mezzo fotografico, sottolineando inoltre l’importanza del tema della serialità che ritorna in tutta la sua produzione artistica.

©Hélène Sadaune. “Josef Albers in Messico” alla Venice Guggenheim

I collage di Albers mostrano inoltre il rapporto che si venne a creare tra la geometria e gli elementi formali dei monumenti precolombiani e le sue iconiche tele astratte e i lavori su carta. Alcuni i di questi prendono il titolo da specifici siti archeologici, rivelando inoltre diverse somiglianze con i dipinti astratti, somiglianze messe in evidenza in mostra.

L’avvicinamento di Albers all’immaginario artistico precolombiano può essere analizzato nell’ambito della storia complessa e spesso inquieta di quegli artisti modernisti che hanno guardato alle culture non–occidentali quali fonti d’ispirazione. Il lavoro di Albers si oppone a quello degli artisti rivoluzionari messicani, incontrati durante i suoi viaggi, tra cui anche Diego Rivera. Al tempo stesso il suo lungo impegno nello studio dell’arte e dell’architettura messicani lo rende un precursore, nella storia dell’arte americana, del secondo dopoguerra, quando artisti più giovani, come Donald Judd, Ad Reinhardt e Robert Smithson, guardano alle antiche tradizioni con una nuova sensibilità e auto-consapevolezza.

©ArtsLife. Josef Albers autoritratto

Per saperne di più:

http://www.guggenheim-venice.it/default.html

Aperta fino al 3 settembre 2018

Pubblicato da Hélène Sadaune

Master II d'Histoire Moderne de la Sorbonne Paris IV, j'ai travaillé pendant plus de 20 ans pour la C.E. Résidente depuis plus de trente ans à Venise, guide conférencière à Paris et Venise, je suis une passionnée de la civilisation vénitienne et de cette ville hors-norme. Comptez sur moi pour vous tenir informé!

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