La Russia contemporanea a Venezia: la V–A–C Foundation

ll direttore di V–A–C Foundation presenta una riflessione sui primi dieci anni di lavoro, sottolineando l’importanza del ruolo di Venezia e del rapporto, sempre più stretto, con le comunità locali. Fra i temi anche il futuro di V–A–C Zattere e l’importanza del progetto DK Zattere, un programma di attività culturali pensate per i veneziani e per chiunque sia interessato a condividere il proprio tempo. Iarocci Mavica torna anche sull’apertura della nuova sede di Mosca, la GES-2, che aprirà  il prossimo anno e che sarà la sede permanente di tutte le attività di V–A–C Foundation. 

Venezia, 21 giugno 2019. V–A–C Foundation, quest’anno, compie dieci anni di attività. È stata infatti fondata nel 2009 da Leonid Mikhelson e Teresa Iarocci Mavica, che la dirige fin dall’inizio. La Fondazione è stata progettata come piattaforma di ricerca per indagare, attraverso un ampio spettro di attività, i temi più urgenti della contemporaneità e Iarocci Mavica ha scelto proprio Venezia per tracciare il primo bilancio. La scelta è dettata dal fatto che la storia della Fondazione, fatta di produzione di mostre ed eventi, ha avuto inizio alla Giudecca, alla Casa dei Tre Oci, con l’inaugurazione nel 2011 della mostra Modernikon. Da quel momento la Fondazione ha organizzato molti altri progetti in quella sede, prima di trasferirsi alle Zattere, dove dalla Biennale del 2017 continua quel viaggio iniziato idealmente a Mosca, ma che in Laguna ha visto realizzare la prima sede aperta al pubblico. A Mosca, intanto, cresce l’attesa per l’inaugurazione di GES-2, la prima sede russa di V–A–C Foundation, attesa per il 2020.

V–A–C Foundation ha progettato lo spazio alle Zattere non solo come uno spazio espositivo, che regola la propria vita sul calendario della Biennale, ma soprattutto come un luogo di produzione culturale, nel quale gli artisti, il pubblico e le comunità locali hanno lo stesso peso specifico; uno spazio che vive e offre opportunità di discussione e partecipazione 12 mesi all’anno, indipendentemente dal periodo di apertura delle nostre mostre. Un punto di incontro, uno spazio per la gente, poiché credo che un’istituzione culturale contemporanea debba essere molto più dello spazio che occupa: la V-A.C è le persone che mette in relazione”  spiega Iarocci Mavica. A questo proposito, tra novembre 2018 e marzo 2019 V–A–C Zattere ha offerto alla città la prima edizione di un programma di lunga durata che porta il nome di DK Zattere. Un ricco calendario di eventi, tutti a ingresso gratuito, che per oltre quattro mesi ha offerto performance, live musicali, proiezioni di importanti video d’artista, spazi di lettura e co-working, un cartellone di proiezioni cinematografiche legate ai temi di comunità, un’installazione sonora site-specific e perfino sessioni di yoga. E Teresa Iarocci Mavica ha annunciato che DK Zattere tornerà il prossimo autunno-inverno, con un programma altrettanto pieno di eventi e sempre progettato tenendo in considerazione la vocazione inclusiva della Fondazione: “Il programma DK Zattere è perfetto per Venezia, perché Venezia per noi è la città inclusiva per eccellenza. Per questo vogliamo che DK Zattere diventi un appuntamento fisso nel calendario dei veneziani”.

DK è l’abbreviazione dell’espressione russa Dom Kultury, Casa della Cultura. Si tratta di enti che, nella Russia dell’inizio del secolo scorso, fungevano da poli di aggregazione e intrattenimento di quartiere e venivano gestiti direttamente dalla popolazione locale, spesso dotati di spazi di ricreazione di qualità come gallerie, biblioteche, cinema e teatri. “Chi fa cultura oggi, anche solo per il fatto di rivolgersi al pubblico, ha sempre di più una responsabilità politica, laddove l’aggettivo ‘politico’ si riferisce alla vita della polis. Quello che un tempo era territorio esclusivo della politica, intesa come amministrazione della cosa pubblica, oggi, a fronte di una sempre più pregnante richiesta del pubblico, ha bisogno di essere rivitalizzato proprio dalle istituzioni culturali, il cui lavoro, a mio avviso, si deve tradurre nel migliorare la vita delle persone. – sostiene larocci Mavica –. Dobbiamo imparare a condividere, a mettere a disposizione delle persone le nostre conoscenze e a combattere la distrazione, la fretta che spesso si traduce in superficialità, in consumo rapido anche dell’evento espositivo. E al contempo dobbiamo parlare ai giovani, ascoltarli, imparare da loro. Quale modo migliore che condividere degli spazi con attività diverse, capaci di rispondere a esigenze diverse, nei quali ognuno può trovare un interesse da sviluppare insieme agli altri. Questo è DK Zattere

In questi giorni, invece, è in pieno svolgimento il Programma pubblico che accompagna la mostra in corso, Time, Forward!, Dieci appuntamenti che prevedono incontri, passeggiate, attività fisiche e anche uno speed date che si è svolto lo scorso 12 giugno con la moderazione di Myss Keta, la popolare performer e icona pop, e che coinvolgono tutto il territorio della città e tutte le fasce d’età, per restituire ai cittadini una nuova consapevolezza del tempo, attraverso attività coinvolgenti, pensate per rallentare la frenesia della vita quotidiana, dettata dai tempi della digitalizzazione assoluta. Il Programma pubblico proseguirà fino al 20 ottobre 2019.

Nel corso degli ultimi mesi, si sono consolidati altri due progetti lanciati da V–A–C Zattere nello spazio veneziano lo scorso anno e strettamente legati alla sua vocazione di condivisione.  Sudest 1401: caffetteria e ristorante, ma soprattutto, un crocevia di persone ed esperienze, frutto di un progetto socioculturale nel quale il cibo e la condivisione sono la base per mettere in relazione le persone e incoraggiare il dialogo attraverso la combinazione di tradizioni culinarie differenti. Laguna Viva è, invece, un giardino di saline, ospitato in due grandi vasche, ricoperte da un piastrellato d’autore, che corre dal canale al Palazzo. Ispirato alla Laguna di Venezia e ai tradizionali pavimenti veneziani, il progetto è stato sviluppato dall’associazione londinese di architettura, design e arte Assemble con We Are Here Venice e Granby Workshop.

V–A–C: la missione

V–A–C Foundation è stata creata nel 2009 a Mosca da Leonid Mikhelson e Teresa Iarocci Mavica, che la dirige fin dall’inizio. V–A–C, intenta a produrre cultura in collaborazione con gli artisti e con il pubblico, è una piattaforma per dibattiti aperti, che punta a ridefinire il panorama contemporaneo. Lavorando con le comunità locali, V–A–C promuove programmi espositivi, editoriali, performativi ed educativi tesi a superare i confini tra le varie discipline, per ridefinire continuamente le coordinate del dialogo in una nuova geografia globale. Questa metodologia guida tutte le iniziative della Fondazione, sia quelle organizzate nello spazio già aperto a Venezia, sia quelle che troveranno posto nella sede della GES-2, lo spazio che prossimamente aprirà a Mosca e sarà dedicato a tutte le arti.

GES-2

GES-2, costruita nel 1907, è un’ex centrale elettrica che sorge sul lungofiume Bolotnaya, nel famoso quartiere Ottobre Rosso, nel centro di Mosca. V–A–C l’ha acquistata nel 2014 e ha incaricato il Renzo Piano Building Workshop di recuperare l’edificio principale e l’area circostante, sottraendole all’inevitabile degrado che colpisce le architetture industriali dismesse. GES-2, un tempo fonte di energia per il Cremlino, presto si trasformerà in un nuovo spazio pubblico, nonché in un fondamentale polo culturale per la città di Mosca.

La futura sede di V–A–C è progettata per accogliere il pubblico e coinvolgerlo nella creazione e nell’ispirazione di nuove espressioni artistiche, eventi culturali e opportunità di apprendimento.

Il bellissimo giardino della VAC Foundation, aperto a tutti, con la sua lagunetta.
Il bellissimo giardino della VAC Foundation, aperto a tutti, con la sua lagunetta.

 

L’intero territorio, che misura 2 ettari, ospita il palazzo della GES-2 circondato da un’ampia area esterna. L’edificio principale, che diventerà la sede di molte delle attività della Fondazione, è caratterizzato da una navata principale lunga 100 metri e alta 20, che è uno spazio pubblico alla stregua di una strada cittadina, riparata e fornita di ogni servizio. Il complesso ospiterà inoltre un centro didattico e uno spazio dedicato alle residenze per artisti, un auditorium chiuso che può accogliere fino a 420 ospiti e che si affaccia su un bosco di betulle attraverso una enorme parete di vetro, gallerie espositive, una biblioteca, un design shop, un luogo di ristoro, un bar e un ristorante. La nuova GES-2 sarà ad alta efficienza energetica poiché sfrutterà pannelli solari ed altre forme di energia rinnovabile. GES-2 incarnerà inoltre perfettamente lo spirito di centro di produzione, che da sempre informa l’attività di V–A–C, anche grazie a una nuova struttura, esterna al palazzo, e completamente votata alla sperimentazione e alla produzione: 2.000 metri quadrati collegati alla galleria principale per workshop e coworking. Questo storico edificio in mattoni rossi e dai soffitti a volta, un’ex distilleria di vodka, ospiterà workshop attrezzati per le nuove generazioni di artisti e professionisti della creatività di Mosca.

http://www.v-a-c.ru/

 

La direttrice della VAC Foundation, Iarocci Mavica. La mostra è aperta gratuitamente fino al 20 Ottobre 2019. 

Pubblicato da Hélène Sadaune

Master II d'Histoire Moderne de la Sorbonne Paris IV, j'ai travaillé pendant plus de 20 ans pour la C.E. Résidente depuis plus de trente ans à Venise, guide conférencière à Paris et Venise, je suis une passionnée de la civilisation vénitienne et de cette ville hors-norme. Comptez sur moi pour vous tenir informé!

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