Barovier & Toso ARTE: un nuovo spazio per l’arte contemporanea a Murano dal 12 febbraio 2025
Si è inaugurato il 12 febbraio Barovier&Toso ARTE, una nuova galleria d’arte del vetro a Murano, dedicata ad artisti contemporanei del vetro.
Il principale obiettivo di Barovier&Toso ARTE è presentare delle opere d’arte contemporanee realizzate in vetro, integrandole in un contesto interdisciplinare che abbraccia pittura, scultura, disegno, tessile e altre pratiche artistiche. Barovier&Toso, vetreria storica risalente al lontanissimo 1295, si pone oggi quale realtà innovativa nel mondo delle belle arti del vetro.
Lasciamo la parola alla direttrice della Barovier&Toso ARTE: la dott. ssa Mara Hofmann “Barovier&Toso ARTE rappresenta artisti contemporanei che si confrontano con il medium del vetro quale parte integrante della loro identità artistica. L’obiettivo principale della galleria d’arte è quello di presentare opere d’arte contemporanea realizzate in vetro, inquadrandole nel contesto più ampio di pratiche artistiche quali la pittura, la scultura, il disegno, l’ambito tessile, etc. Nell’adottare un’ottica interdisciplinare, il materiale-vetro viene qui concepito non quale elemento isolato, bensì quale forma dinamica di espressione all’interno di una più ampia visione dell’opera d’arte. Il peculiare contesto in cui la galleria si colloca consente infatti di far emergere tutto il potenziale del vetro, nel suo passaggio da materiale artigianale a sofisticato strumento per gli artisti di oggi, al di là dei preconcetti che lo relegano ancora ad ambiti circoscritti.
Barovier&Toso ARTE ha sede all’ultimo piano del Palazzo Barovier&Toso a Murano, una delle principali isole di Venezia, celebre per la secolare tradizione vetraria. Le mostre temporanee intendono esplorare l’interazione tra le forme luminose del vetro e la profondità espressiva dell’arte contemporanea, offrendo uno sguardo privilegiato sull’agire poliedrico degli artisti che scelgono il vetro nell’ambito delle loro pratiche“.
Perchè a Murano
Barovier&Toso ARTE nasce a Murano perché l’isola rimane il cuore della tradizione artistica millenaria del vetro. Il legame al territorio permette di attingere direttamente al patrimonio culturale e tecnico dei maestri vetrai muranesi. Barovier&Toso ARTE ha scelto Murano per omaggiare un territorio storico che merita di essere preservato e valorizzato. Murano rappresenta un’eredità culturale fragile, spesso minacciata dal rischio di abbandono e dalla perdita delle competenze tradizionali. Per questo, deve essere difeso e incentivato a rimanere al passo con i tempi.
I’ obiettivo è di mantenere viva la tradizione del vetro, e di farla dialogare con l’arte contemporanea, creando nuove opportunità per il territorio, contribuendo alla sua vitalità economica e culturale. Questo impegno non è soltanto un omaggio al passato, ma un investimento nel futuro, affinché Murano continui ad essere il faro di creatività, artigianato e cultura per le generazioni a venire come ha saputo esserlo dal XIII secolo.
L’evento di lancio
L’inaugurazione del nuovo spazio inizia con la mostra “Glass Art in Dialogue / Arte del vetro in dialogo” con le artiste Marija Jaensch e Amy Thai, aperta al pubblico fino all’8 giugno 2025. Le due artiste, già protagoniste della mostra collettiva “H2O Venezia: Diari d’acqua / Water Diaries” promossa dalla Fondazione Barovier&Toso durante la scorsa Biennale Arte, esplorano per la prima volta il vetro e l’eredità storica muranese.
Attraverso un percorso di stretta collaborazione con i maestri vetrai, le artiste hanno acquisito dimestichezza con un materiale per loro inedito, giungendo a trasferirvi la propria poetica personale. La mostra pone in un dialogo serrato le opere in vetro realizzate dalle artiste grazie a questa esperienza, le opere delle stesse già presentate nel contesto di “H2O Venezia: Diari d’acqua / Water Diaries”, e anche una serie di altri pezzi, in un gioco dinamico tra soluzioni stilistiche diverse, dove si alternano vetro, pietra e tessuto.
AMY THAI: UNDERCURRENT/ CORRENTE SOTTERRANEA
“Corrente sotterranea”, definita come una corrente d’acqua sotto la superficie che si muove in una direzione diversa da qualsiasi corrente superficiale, rispecchia le forze contrastanti nella pratica di Amy Thai. Iniziando il suo percorso artistico con l’effimero mezzo dei fiori, Thai ha esteso il suo lavoro verso materiali durevoli, creando un’ interazione tra il temporaneo e il permanente nel suo ruolo di artista floreale e scultrice. Il suo lavoro trova risonanza a Venezia, una città profondamente legata alle potenti forze della natura. I blocchi di marmo, estratti dalle montagne di Carrara e trasportati a Venezia, subiscono la loro trasformazione sotto le mani di Thai. L’artista libera questi materiali pesanti in forme effimere che sembrano fluttuare e fluire, ispirate dalla leggerezza e dal suono dell’acqua circostante.
Questo dialogo tra forza e delicatezza continua nelle sue opere in vetro, realizzate in vetro massiccio. Queste sculture vanno dal cristallino al verde intenso, con superfici che variano dal traslucido all’opaco, ognuna delle quali cattura e gioca con la luce in modi distintivi.

MARIJA JAENSCH e l’Annunciazione di Giovanni dal Ponte
In questa audace opera tessile (ca. 175x230x5 cm), intitolata ‘L’Annunciazione’ – uno dei soggetti più frequentemente raffigurati nell’arte occidentale –, Jaensch isola e ricostruisce il notevole motivo geometrico del pavimento della pala d’altare Brozzi di Giovanni dal Ponte (205×230 cm), risalente al 1410/1415 circa. Oggi al Museo di Arte Sacra di San Donnino a Campi Bisenzio. Il trittico di Dal Ponte presenta al centro la scena dell’Annunciazione, con la Vergine Maria seduta su un trono mentre l’Arcangelo Gabriele le annuncia che diventerà la madre di Gesù, il Figlio di Dio. La colomba dello Spirito Santo discende dall’alto, simboleggiando la concezione divina. A sinistra sono affiancati da Sant’Eustachio, riconoscibile dalla sua visione di un cervo con l’immagine di Cristo tra i palchi, che introduce due donatori elegantemente vestiti e raffigurati in scala ridotta, e Sant’Antonio Abate a destra con il simbolico maiale, il tutto su uno sfondo dorato incorniciato da archi a sesto acuto. Tuttavia, ciò che ha catturato l’attenzione di Jaensch è stato il sorprendente motivo moderno del suo pavimento – un esperimento del primo Rinascimento in cui la prospettiva è creata attraverso audaci quadrati, rettangoli e triangoli rosa, verdi, gialli e neri i quali formano solidi geometrici che emergono dal dipinto, anticipando di secoli la Op Art, movimento artistico astratto sorto negli anni Sessanta.
Attraverso un attento studio della pala d’altare del primo Quattrocento, contando ì i quadrati e mappando i colori riga per riga, Jaensch ha scoperto una sottile irregolarità nell’angolo superiore sinistro dove il motivo devia dal suo ritmo stabilito. Invece di “correggere” questo dettaglio, la sua interpretazione tessile preserva questa variazione, celebrando l’elemento umano nella lavorazione originale. Lungo il bordo inferiore, la parziale visibilità delle forme rosa rimanda direttamente al modo in cui il motivo appare nella pala d’altare originale. Estraendo il motivo del pavimento dal suo contesto devozionale, Jaensch trasforma un elemento dello sfondo in una straordinaria astrazione che evidenzia il carattere sorprendentemente moderno della pittura italiana del Quattrocento. Pur essendo profondamente radicata nella ricerca storica dell’arte, la sua opera tessile rappresenta una soluzione artistica indipendente che offre una nuova prospettiva sull’arte geometrica.

Una location ricca di storia
La galleria ha sede al secondo e ultimo piano del prestigioso Palazzo Barovier&Toso a Murano, nella Sala dell’Acqua. Costruito nel 1920, l’edificio è un vero e proprio tempio del lusso, affacciato sullo storico Rio dei Vetrai, il canale dove si trovano le vetrerie e le fornaci più famose al mondo. La Sala dell’Acqua è un ambiente arioso con delle capriate dominate da quattro maestosi lampadari di Barovier&Toso di gusto classico, moderno e contemporaneo. Acanto alla sala espositiva, uno spazio bar e una caffetteria nei toni del rosa, accoglieranno eventi e tavole rotonde e si propone di diventare il caffè letterario di Murano.