In occasione dell’Italian Glass Week 2022 il Caffè Florian presenta Lucio Bubacco con L’ETERNA FORNACE
Il Caffè Florian ha una lunga tradizione di mostre dedicate al vetro, ideate e curate da Stefano Stipitivich, Direttore Artistico dello storico Caffè, iniziata a partire dal 1994 con Cristiano Bianchin e che poi negli anni successivi hanno visto protagonisti Maestri come Mario Dei Rossi, Toots Zinsky, Yoichi Ohira, Oskar Kogoj, Richard Marquis, Mario e Antonio Dei Rossi, Maria Grazia Rosin, Primo Formenti, Massimo Nordio, Michele Burato, Judi Harvest, Silvano Rubino, la coppia Zentilin-Zennaro, Mauro Bonaventura, Ercole Moretti, Stefano Curto, Fabio Fornasier.
In occasione di Italian Glass Week 2022, lo storico Caffè di piazza San Marco ospita fino al 16 ottobre un lavoro del Maestro vetraio muranese Lucio Bubacco. La sua esperienza tecnica e la conoscenza della compatibilità del colore e della natura del vetro gli permettono di creare lavori inimitabili, combinando la perfezione anatomica della scultura greca con l’architettura gotico- bizantina tipica di Venezia.
I suoi capolavori sono realizzarti in vetro di Murano, anche detto “soft glass” a causa della sua alta componente di soda, che lo rende famoso per la sua caratteristica brillantezza e particolarmente adatto alla lavorazione a lume. Le sue creazioni sfidano la comune nozione di questa tecnica soprattutto concepita come decorativa e capricciosa, frutto com’è dello stiraggio di forme e plasticità, piuttosto che di dettagliata elaborazione e/o contenuto narrativo presentato come una mini installazione. Inoltre, durante la serata inaugurale, sono state esposte delle lampade da tavolo, dedicate al tema della mostra e realizzate in collaborazione con Giorgio Bruno.
Al Caffè Florian, nella Sala delle Stagioni, Lucio Bubacco presenta due installazioni. Un trittico dedicato a Caronte, gondoliere che trasporta i dannati solcando la laguna tra bricole insidiose per arrivare alla meta, la Fornace Eterna, e un incredibile lampadario, dove sono rappresentati i diavoli che lavorano alacremente a soffiare il vetro, quasi a ricordarci con questa fornace infernale la fatica del lavoro di tanti maestri di una Murano che speriamo riesca a superare questo durissimo momento di crisi, dovuta ai rincari esponenziali del gas, carburante indispensabile per questa industria.
Lucio Bubacco nasce a Murano nell’Aprile del 1957. Comincia da bambino, presso un anziano artigiano, giocando con il vetro facendo piccoli animali. Nel 1971, all’età di 14 anni, realizza i suoi primi lavori a “lume”, ispirati per lo più all’arte classica, greco-romana e bizantina, al teatro medioevale e rinascimentale e alla Commedia dell’Arte. Nel 1980 inizia i suoi studi di disegno anatomico con l’artista veneziano Alessandro Rossi. Il suo stile assume una nuova dimensione e il movimento della figura umana diventa il tema centrale dei suoi lavori. Il fascino esercitato dall’anatomia lo conduce a spingere passo dopo passo oltre il concepibile i limiti della sua tecnica. Le sue grandi sculture che si sviluppano in verticale, lavorate a caldo e temperate durante il procedimento di lavorazione, rappresentano un unicum come risultato della tecnica a lume, soprattutto se si considera che sono ottenute da canne di vetro tenero, ricco in soda e non dal più resistente pyrex.
Nel corso della sua lunga carriera, Lucio Bubacco ha esposto le sue opere in tutto il mondo, oltre ad avere collezioni permanenti in Europa, Stati Uniti, Giappone e Centro America. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, oltre a essere presente in molte pubblicazioni e cataloghi di arte.
Inaugurato il 22 settembre alle ore 18, la mostra rimane aperta fino al 16 ottobre 2022 al Caffè Florian, Piazza San Marco.
