Fondazione Giancarlo Ligabue: progamma 2018

Sono due i grandi eventi espositivi che nel 2018 costituiranno i cardini dell’attività della Fondazione Giancarlo Ligabue. E sarà Venezia il teatro principale delle iniziative, la città di Inti Ligabue presidente della Fondazione, il luogo dove quasi cent’anni fa è iniziata l’avventura imprenditoriale della famiglia e dove hanno preso corpo la passione di esploratore e studioso del padre e si è formata la Collezione Ligabue. 

Nel 2018 si concluderà il primo triennio di attività della Fondazione, avviata dopo la scomparsa di Giancarlo Ligabue e dal 12 gennaio 2018, a Venezia si aprirà la mostra Il mondo che non c’era. L’arte precolombiana nella Collezione Ligabue”. Oltre 150 opere ci conducono tra le meraviglie dei Maya, degli Aztechi degli Inca e di tanti altri popoli che hanno abitato la Mesoamerica e l’America del Sud prima dell’arrivo di Cristoforo Colombo e dei Conquistadores. Un continente intero – con decine di differenti culture rimasto per l’Europa dietro il velo degli oceani fino al 1492, verrà svelato a Palazzo Loredan, sede a Venezia dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti. La mostra è stata ospitata in alcuni dei più prestigiosi e noti musei italiani come Firenze, Rovereto e Napoli.

Anteprima fotografica: “Il mondo che non c’era” Credito fotografico: Fondazione Ligabue

Lo stesso Palazzo Loredan sarà anche l’importante location del successivo e inedito progetto espositivo della Fondazione Giancarlo Ligabue, in programma nella seconda parte dell’anno. 

Idoli, gli sguardi del potere”, dal 1 settembre 2018 al 6 gennaio 2019, sarà un viaggio attraverso il tempo e lo spazio – in un’ampia area geografica dal Mediterraneo all’Indo, all’Egitto – dal tardo Neolitico all’Antica Età del bronzo ( ca. 4000-2000 a.C.), per indagare l’affascinante rappresentazione antropomorfa e il suo approccio artistico nelle società complesse che allora si stavano affermando. Mistero, comando, fertilità, geni e spiriti: ecco l’universo di sguardi che incontreremo in questa spettacolare esposizione curata da una grande studiosa del settore, Annie Caubet, già curatrice al Louvre. Assieme a opere notevoli della Collezione Ligabue sarà possibile osservare numerosi prestiti da prestigiosi musei europei e internazionali e famose collezioni private.

L’appuntamento di un intero anno con Venezia rappresenta il coronamento di un percorso che finora ha coinvolto in diverse città italiane quasi 100.000 persone promuovendo cataloghi e ricerche, nuove collaborazioni con Istituzioni culturali nazionali e internazionali. Oltre ai 45.000 contatti social, circa 3000 studenti veneti in questi mesi hanno partecipato ad attività di laboratori promossi dalla Fondazione.

Da qui si parte: “con la consapevolezza – ribadisce il presidente Inti Ligabue che studiare un oggetto materiale, sia esso un vaso maya o una statua “dea madre”, significa dar voce a culture e umanità diverse, che hanno lasciato molti altri segni nella storia, e che la conoscenza e il recupero delle civiltà antiche è presupposto essenziale, come diceva mio padre, per la comprensione della nostra comune umanità”.

Nel 2018 continueranno anche gli appuntamenti con i “Dialoghi della Fondazione”, incontri promossi con intellettuali di diversi campi del sapere e della cultura (tra i precedenti il teologo Vito Mancuso, il critico d’arte Philippe Daverio e il matematico e logico italiano Piergiorgio Odifreddi) per avvicinare gli studiosi a un vasto pubblico di appassionati riflettendo sulle più ampie tematiche, in piena aderenza al motto della Fondazione “Conoscere e far conoscere”: tutti incontri a ingresso gratuito. 

Anteprima fotografica “Idoli, gli suardi del potere” Credito fotografico: Fondazione Ligabue

Grande attesa anche per il Symposium internazionale presieduto da Donald Johanson, scopritore di Lucy, che – voluto da Inti Ligabue e promosso dalla Fondazione Giancarlo Ligabue – nel maggio del prossimo anno porterà a Venezia paleontologi e antropologi da ogni parte del mondo per fare il punto su come gli uomini abbiano conquistato la terra (“How Humans Conquered the World”) alla luce delle recenti scoperte paleontologiche. 

La Fondazione prosegue le sue collaborazioni con scienziati e università internazionali (Usa, Perù, Kazhakstan, per esempio); mentre il “Ligabue Magazine” – la rivista scientifica edita in italiano e inglese dalla Fondazione, il cui direttore editoriale è Alberto Angela – è divenuto ormai oggetto da collezione ambitissimo, grazie ai contribuiti di noti studiosi e al ricchissimo corredo iconografico.

Inti Ligabue. Credito fotografico: Fondazione Ligabue.

http://www.fondazioneligabue.it/

Pubblicato da Hélène Sadaune

Master II d'Histoire Moderne de la Sorbonne Paris IV, j'ai travaillé pendant plus de 20 ans pour la C.E. Résidente depuis plus de trente ans à Venise, guide conférencière à Paris et Venise, je suis une passionnée de la civilisation vénitienne et de cette ville hors-norme. Comptez sur moi pour vous tenir informé!

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