Per il carnevale 2024, la Bohème torna in Fenice

©Michele Crosera

Per il carnevale 2024, la Fenice riporta in scena uno dei suoi spettacoli più amati dal pubblico, La bohème di Giacomo Puccini. Il capolavoro pucciniano torna in scena nel Teatro di Campo San Fantin per celebrare i cento anni dalla morte del compositore toscano, nel fortunato allestimento firmato da Francesco Micheli per la regia, Edoardo Sanchi per le scene, Silvia Aymonino per i costumi e Fabio Barettin per il disegno luci. Stefano Ranzani dirige l’Orchestra e al Coro del Teatro La Fenice – quest’ultimo preparato da Alfonso Caiani – che guida anche le voci bianche dei Piccoli Cantori Veneziani, istruite dal maestro Diana D’Alessio. Alla prima di venerdì 2 febbraio 2024 alle ore 19.00 –  trasmessa in diretta su Rai Radio3 – seguiranno quattro recite: il 4, 6, 8 e 10 febbraio 2024.

©Michele Crosera

Dopo l’affermazione ottenuta con Manon Lescaut (1893), il trentacinquenne Giacomo Puccini prese in considerazione come soggetto per la sua opera successiva le Scènes de la vie de bohème di Henri Murger, un romanzo d’appendice pubblicato a puntate più di quarant’anni prima nella rivista parigina «Le corsaire Satan», trasformato poi dallo stesso Murger e da Théodore Barrière in una pièce in cinque atti, rappresentata con successo nel 1849. La stesura del nuovo libretto per Puccini fu affidata dall’editore Giulio Ricordi ai letterati Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, un binomio artistico destinato ad affiancare il compositore lucchese per più di un decennio, fino a Tosca (1900) e Madama Butterfly (1904).

©Hélène Sadaune

Rappresentata al Teatro Regio di Torino sotto la direzione del ventinovenne Arturo Toscanini l’1 febbraio 1896, La bohème fu accolta con perplessità dalla critica, ma incontrò nelle riprese un sempre crescente successo di pubblico, tanto da divenire una delle opere più popolari di tutti i tempi. Il libretto, un affresco in cui si alternano momenti di vivacità, di intimità, di rimpianto per il tempo trascorso, di tristezza dolorosa, prevede sei personaggi principali: un quartetto di giovani amici (il poeta Rodolfo, il pittore Marcello, il musicista Schaunard, il filosofo Colline) e due fanciulle (Mimì e Musetta), tutti ricchi di simpatia e di entusiasmo quanto poveri di quattrini. Il dramma si conclude con la morte per tisi di Mimì tra le braccia dell’amato Rodolfo dopo una separazione ricomposta in extremis; ma più che di una trama vera e propria si può parlare di un susseguirsi di situazioni liriche accomunate da un tema unitario, la celebrazione della giovinezza.

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Di assoluto richiamo il cast di questa ripresa della Bohème, che comprende Celso Albelo (Rodolfo), Alessio Arduini (Marcello), Armando Gabba (Schaunard), Adolfo Corrado (Colline), Matteo Ferrara (Benoît, Alcindoro), Claudia Pavone (Mimì) e Mariam Battistelli (Musetta). Inoltre gli artisti del Coro Dionigi D’Ostuni e Massimo Squizzato si alterneranno nel ruolo di Parpignol, Alessandro Vannucci e Salvatore Benedetto in quello del venditore ambulante, Salvatore Giacalone e Giampaolo Baldin in quello del sergente dei doganieri, infine Emanuele Pedrini ed Enzo Borghetti in quello del doganiere. L’opera è proposta con i sopratitoli in italiano e in inglese. Cinque le recite in programma, venerdì 2 febbraio 2024 ore 19.00,  domenica 4 febbraio ore 15.30,  martedì 6 febbraio ore 19.00; giovedì 8 febbraio ore 19.00 e sabato 10 febbraio ore 15.30.

©Hélène Sadaune

https://www.teatrolafenice.it/event/la-boheme/

 

Pubblicato da Hélène Sadaune

Master II d'Histoire Moderne de la Sorbonne Paris IV, j'ai travaillé pendant plus de 20 ans pour la C.E. Résidente depuis plus de trente ans à Venise, guide conférencière à Paris et Venise, je suis une passionnée de la civilisation vénitienne et de cette ville hors-norme. Comptez sur moi pour vous tenir informé!

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