Don Giovanni alla Fenice versione Damiano Michieletto

Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart torna sul palcoscenico del Teatro La Fenice.  Il dramma giocoso in due atti composto dal salisburghese sul libretto di Lorenzo Da Ponte sarà in scena nel pluripremiato allestimento che vinse nel 2011 un Premio Abbiati (per le scene e i costumi) e ben cinque Opera Award assegnati a Damiano Michieletto per la regia, Paolo Fantin per le scene, Carla Teti per i costumi, e all’intero allestimento come miglior spettacolo della stagione 2010. La ripresa di questa produzione, con Jonathan Webb alla guida dell’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice resterà in cartellone fino alla fine del mese di giugno.

Secondo capolavoro della cosiddetta trilogia su testi di Lorenzo Da Ponte (comprendente anche Le nozze di Figaro e Così fan tutte), Don Giovanni fu presentato da Mozart al pubblico di Praga il 29 ottobre 1787; l’impresario del Nationaltheater gli aveva chiesto un nuovo lavoro dopo il successo praghese delle Nozze di Figaro, con una particolare raccomandazione riguardo al ruolo da destinare al baritono Luigi Bassi, acclamato interprete di Figaro. Mozart lavorò alacremente tra marzo e ottobre, e l’opera andò in scena con grande successo, rinnovando l’entusiasmo dell’amato pubblico praghese.

Non senza una sfida implicita al cronologicamente vicinissimo Don Giovanni Tenorio ossia Il convitato di pietra di Bertati e Gazzaniga, presentato al San Moisè di Venezia nel febbraio 1787, il Don Giovanni di Mozart e Da Ponte raccoglie un soggetto di antica frequentazione letteraria (vedi Tirso de Molina, Molière, Goldoni), che però ai tempi di Mozart stava ricadendo al rango, suo originario, dell’intrattenimento teatrale popolare. Grazie soprattutto alle scelte del compositore, sovente aperte a sublimi altezze paragonabili solo a pagine del Requiem e della Zauberflöte, Mozart e Da Ponte elevarono il soggetto di derivazione popolare a una sfera tragico-simbolica che di frequente irrompe nell’impianto comico-giocoso settecentesco a liquidare le paludate distinzioni di genere del classicismo razionalista anticipando valori preromantici quali l’ironia tragica e il senso del grottesco come cifra esistenziale.

La produzione di Damiano Michieletto sarà proposta con la direzione musicale di Jonathan Webb alla guida dell’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice e di un doppio cast che comprende i baritoni Alessio Arduini e Simon Schnorr nel ruolo di Don Giovanni, i soprani Francesca Dotto e Gioia Crepaldi in quello di Donna Anna, i tenori Juan Francisco Gatell e Anicio Zorzi Giustiniani in quello di Don Ottavio, i soprani Carmela Remigio, Cristina Baggio e Claudia Pavone in quello di Donna Elvira, i baritoni Omar Montanari e Andrea Vincenzo Bonsignore in quello di Leporello, i bassi William Corrò e Matteo Ferrara in quello di Masetto e i soprani Giulia Semenzato e Lucrezia Drei in quello di Zerlina, affiancati da Attila Jun nel ruolo del commendatore. Maestro del Coro Claudio Marino Moretti, maestro al clavicembalo Roberta Ferrari.

 

https://www.teatrolafenice.it/

Pubblicato da Hélène Sadaune

Master II d'Histoire Moderne de la Sorbonne Paris IV, j'ai travaillé pendant plus de 20 ans pour la C.E. Résidente depuis plus de trente ans à Venise, guide conférencière à Paris et Venise, je suis une passionnée de la civilisation vénitienne et de cette ville hors-norme. Comptez sur moi pour vous tenir informé!

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