Fidelio di Beethoven alla Fenice

Fidelio di Beethoven inaugura la Stagione 2021-2022 al Teatro La Fenice

Fidelio di Beethoven ha inaugurato la Stagione Lirica e Balletto 2021-2022 del Teatro La Fenice. L’opera è stata presentata in un nuovo allestimento con la regia di Joan Anton Rechi, le scene di Gabriel Insignares, i costumi di Sebastian Ellrich e il light design di Fabio Barettin e diretto dal maestro coreano Chung.

Unica opera lirica composta da Beethoven, Fidelio si basa su un libretto di Joseph Sonnleithner e Georg Friedrich Treitschke tratto dalla Léonore di Jean-Nicolas Bouilly. Se ne conoscono tre versioni: la prima fu composta nel 1804-5 in tre atti e andò in scena nel 1805 nella Vienna occupata dalle truppe francesi. La terza e definitiva versione, risale al 1814 e debuttò al Kärntnertortheater: è questa l’edizione eseguita da Chung , in abbinamento con l’ouverture Leonore n. 3 in do maggiore op. 72b, creata per la seconda versione della partitura.

Proposto a Beethoven da Joseph von Sonnleithner, neo-segretario del teatro di corte a Vienna e primo estensore del libretto, il testo fu steso sulla falsariga di un lavoro messo in musica da Pierre Gaveaux nel 1798: Léonore, ou L’amour coniugal, del drammaturgo francese Jean-Nicolas Bouilly, che nei Mémoires avrebbe in seguito asserito trattarsi di un episodio veramente accaduto, durante gli anni del Terrore. La pièce di Bouilly apparteneva a pieno titolo al genere francese postrivoluzionario dell’opéra à sauvetage, la cui trama-tipo prevedeva il salvataggio in extremis di una vittima innocente e virtuosa, predestinata a morte da un tiranno. Per quel tempo una consimile tipologia era fortemente connotata di valenze politiche, quasi cronachistiche, di sicuro impatto sul pubblico: nella contrapposizione di umili semplici e virtuosi a potenti reprobi e iniqui, si riconosceva, inequivocabile, un segno dei tempi.

Al suo Fidelio, Beethoven lavorò dal 1803 al 1805. L’opera esordì il 20 novembre presso il Theater an der Wien, davanti a un pubblico di ufficiali napoleonici, che la fischiarono; con nuove modifiche, essa fu riproposta sullo stesso palcoscenico nel marzo 1806 col titolo Leonore, riscuotendo un timido consenso. La partitura rimase nel cassetto fino alla primavera del ’14, quando fu sottoposta all’ultima revisione, operata assieme al poeta Georg Friedrich Treitschke.

Fidelio è andato in scena al Teatro La Fenice con un cast d’eccezione composto per i ruoli principali dal tenore Ian Koziara (Florestan), dal basso Tilmann Rönnebeck (Rocco) e dal soprano Tamara Wilson (Leonore). Il ministro don Fernando è stato interpretato da Bongani Justice Kubheka, il governatore don Pizarro da Oliver Zwarg, Merzelline da Ekaterina Bakanova, Jaquino da Leonardo Cortellazzi.

©Hélène Sadaune

www.teatrolafenice.it

 

Pubblicato da Hélène Sadaune

Master II d'Histoire Moderne de la Sorbonne Paris IV, j'ai travaillé pendant plus de 20 ans pour la C.E. Résidente depuis plus de trente ans à Venise, guide conférencière à Paris et Venise, je suis une passionnée de la civilisation vénitienne et de cette ville hors-norme. Comptez sur moi pour vous tenir informé!

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