Il surrealismo di Rita Kernn-Larsen

E’ stata la protagonista della mostra che nel 1938 Peggy Guggenheim ospitò nella sua galleria londinese Guggenheim Jeune, appuntamento fondamentale per l’artista danese Rita Kernn-Larsen (1904-1998) che nel decennio tra il 1934 e il 1944 visse il periodo più straordinario della sua vita, quello del surrealismo. Un filo rosso lega quel lontano appuntamento del secolo scorso con la bella mostra ospitata alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia e che resterà aperta fino al prossimo 26 giugno. Occasione per conoscere o rivedere le opere di un’artista ancora poco nota al di fuori dell’ambiente danese, ma di cui Peggy Guggenheim (si erano conosciute a Parigi nel ’37) aveva intuito la genialità, esponendo nella galleria di Londra – e fu un grande evento surrealista – oltre una trentina delle sue opere. Cinque di queste fanno parte della mostra allestita in questi giorni a Venezia, nei nuovi accoglienti spazi espositivi di Ca’ Venier dei Leoni. Accattivanti “Project Rooms” che consentono di ospitare, nell’ambito della prestigiosa collezione permanente, due mostre in contemporanea, e che saranno destinati ad approfondimenti specifici sia di singoli artisti che di particolari tematiche in qualche modo comunque legati alla storia della Collezione e della grande magnate americana che avevo scelto la città lagunare come sua dimora d’eccellenza.

In questi spazi intimi e raccolti i lavori di Rita Kernn-Larsen illustrano sogni e memorie che prendono spunto da immagini reali – come la stessa pittrice spiegava – per poi lasciare libero spazio a tutto ciò che emerge dall’inconscio, arrivando ad un “risultato che – sottolineava l’artista – spesso mi sorprende”. In mostra, fra le diverse opere provenienti da collezioni danesi pubbliche e private, quello che è considerato e che lei stessa riteneva uno dei suoi capolavori, Danza e Controdanza (1936). Ma anche gli affascinanti La mela della Normandia (1934), Fantasmi (1934), e il singolare Autoritratto (Conosci te stesso) (1937), acquisito quattro anni fa dalla Fondazione Solomon Guggenheim e che fu esposto, insieme ad altre due sue opere, alla Biennale di Venezia del 1986. Ad arricchire la mostra, fotografie e documenti legati alla personale del 1938 a Londra, e una video-intervista fatta all’artista proprio in occasione della Biennale dell’86.

Rita Kernn-Larsen. Dipinti surrealisti è stata curata da Gražina Subelytė (Curatorial Assistant del museo veneziano) ed è accompagnata da un catalogo illustrato in italiano e in inglese.

Tutti i giorni, alle 15, ci sarà una presentazione gratuita della mostra, previo l’acquisto del biglietto d’ingresso. Informazioni www.guggenheim-venise.it , 041 2405411

Photo Credits Siae 2017

 

 

 

 

 

 

Pubblicato da Cristina Campolonghi

Cristina Campolonghi, laureata in Lettere, giornalista professionista prima al quotidiano Il Gazzettino di Venezia poi alla redazione veneta della Rai. Collabora con riviste, siti web, uffici stampa. Cronista attenta ai diversi aspetti della sua città e della sua regione: cultura, società, costume, turismo, ambiente

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