“Archinto” di Georg Baselitz a Palazzo Grimani

Il Museo di Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa conferma il suo ruolo di protagonista nella scena culturale veneziana con due nuovi progetti che rafforzano il dialogo tra antico e contemporaneo, in un luogo unico nel panorama architettonico e storico-artistico della città.

Il 19 maggio sono state aperte al pubblico DOMUS GRIMANI. La Sala del Doge – il riallestimento di uno degli ambienti più spettacolari ed evocativi del palazzo che è tornato ai suoi splendori rinascimentali – e la mostra Archinto con i nuovi lavori dell’artista tedesco Georg Baselitz, alcuni dei quali, realizzati espressamente per il Palazzo, rimarranno in comodato al museo per concessione dell’artista grazie a uno speciale accordo.

©Hélène Sadaune

Frutto della collaborazione tra la Direzione regionale Musei Veneto e la fondazione Venetian Heritage, l’intervento sulla Sala del Doge con il ricollocamento della statuaria greca e romana parte della collezione Grimani, rientra nell’ambito di una strategia di valorizzazione e promozione del palazzo e della sua storia e in continuità con il riallestimento della Tribuna del patriarca Giovanni Grimani, inaugurata nel maggio del 2019 con la mostra DOMUS GRIMANI 1594-2019.

La Sala del Doge fu creata contestualmente ai lavori di ampliamento del palazzo voluti da Giovanni Grimani, patriarca di Aquileia, e da suo fratello Vettore e terminati nel 1568. Questo spazio, contraltare ideale della Tribuna e probabilmente anch’esso progettato dallo stesso Giovanni, voleva celebrare la figura di Antonio Grimani, abile mercante di spezie e primo doge della famiglia. Proprio per evocare i rapporti dell’avo con il Mediterraneo orientale, Giovanni e Vettore decisero di abbellire lo spazio con marmi antichi e preziosi come l’alabastro giallo, il serpentino verde e il porfido rosso, creando così una scenografia spettacolare in cui esporre parte delle sculture classiche della collezione di famiglia.

©Hélène Sadaune

Attraverso un attento studio delle fonti storiche – tra cui il testamento di Giovanni Grimani, descrizioni storiche dell’epoca e fotografie di fine ‘800 recentemente scoperte negli archivi della National Gallery di Washington – i curatori Daniele Ferrara, direttore della Direzione regionale Musei Veneto e Toto Bergamo Rossi, direttore di Venetian Heritage, hanno potuto ricollocare all’interno della sala venti sculture, tra cui il gruppo Dioniso appoggiato a un satiro di epoca romana imperiale nella nicchia della parete frontale. Altre undici sculture sono state invece collocate nelle sale attigue: sei nel vestibolouna nel Camerino di Callisto e quattro nella Sala di Psiche.

©Hélène Sadaune

Questa nuova operazione – prodotta da Civita Tre Venezie e finanziata da Venetian Heritage e dal Ministero della Cultura, in collaborazione con Gagosian e Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e grazie al sostegno di numerosi mecenati – sancisce ancora una volta la virtuosa collaborazione tra pubblico e privato nella salvaguardia e nella valorizzazione del patrimonio storico-artistico di Venezia. In occasione del riallestimento della Sala del Doge è stato anche possibile realizzare importanti lavori di manutenzione del museo, oltre al ripristino della Sala di Psiche, alla creazione di un nuovo impianto di riscaldamento e di un nuovo impianto illuminotecnico per l’intero piano nobile.

©Hélène Sadaune

Contemporaneamente al riallestimento della Sala del Doge, il Museo di Palazzo Grimani ospiterà una mostra, curata da Mario Codognato, di nuovi e recenti lavori dell’artista tedesco Georg Baselitz. Nato nel 1938, è uno tra gli artisti più significativi della sua generazione. Intitolata Archintola mostra, prodotta da Gagosian in collaborazione con Venetian Heritage, sarà allestita al piano nobile del museo e dodici tele realizzate appositamente per la Sala del Portego saranno collocate nelle sue originarie cornici settecentesche a stucco, dove fino all’800 campeggiavano i ritratti della famiglia Grimani. Grazie a uno speciale accordo, queste opere rimarranno in comodato a lungo termine al museo per concessione dell’artista. È la prima volta ad oggi che avviene una collaborazione simile tra un artista contemporaneo e un museo statale a Venezia.

©Hélène Sadaune

In Archinto, Baselitz rende omaggio a Venezia e alla sua ricca tradizione artistica, da una parte ristabilendo una continuità storica e dall’altra segnalando una rottura tra la celebrata ritrattistica rinascimentale e i suoi equivalenti contemporanei. Il titolo della mostra e i suoi lavori fanno riferimento all’enigmatico ritratto del Cardinale Filippo Archinto che Tiziano realizzò nel 1558. L’intenso programma artistico del Museo di Palazzo Grimani e la sua capacità di attrarre importanti interlocutori internazionali testimoniano la sua importanza all’interno del panorama culturale della città, mentre il dialogo tra antico e contemporaneo si conferma, ancora una volta, una leva importante per la promozione di un luogo unico.

©Hélène Sadaune

VENETIAN HERITAGE

Venetian Heritage è un’organizzazione internazionale non profit con sedi a Venezia e New York che sostiene iniziative culturali tramite restauri, mostre, pubblicazioni, conferenze, studi e ricerche, ai fini di far conoscere al mondo l’immenso patrimonio di arte veneta in Italia e nei territori anticamente parte della Serenissima. www.venetianheritage.eu

 

GEORG BASELITZ

Georg Baselitz è nato nel 1938 a Deutschbaselitz, Germania, e vive e lavora sul lago di Ammer, Germania; ad Imperia, Italia; e vicino a Salisburgo, Austria. I suoi lavori sono inclusi, tra le altre, nelle seguenti collezioni: Kunsthaus Zürich; Fondation Beyeler, Riehen/Basilea, Svizzera; Museum Ludwig, Colonia, Germania; Centre Pompidou, Parigi; Tate, Londra; Guggenheim Bilbao, Spagna; Museum of Modern Art, New York; Metropolitan Museum of Art, New York; Solomon R. Guggenheim Museum, New York; e San Francisco Museum of Modern Art. Tra le mostre recenti si annoverano: 56° Biennale di Venezia (2015); Gli Eroi, Städel Museum, Francoforte sul Meno, Germania (2016, poi  al Moderna Museet, Stoccolma; al Palazzo delle Esposizioni, Roma; e al Guggenheim Bilbao, Spagna, nel corso del 2017); Preview with Review, Museo Nazionale Ungherese, Budapest (2017); Arbeiten auf Papier, Kunstmuseum Basel (2018); Baselitz, Fondation Beyeler, Riehen/Basilea, Svizzera (2018, poi all’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington, DC); Corpus Baselitz, Musée Unterlinden, Colmar, Francia (2018); e Academy, Gallerie dell’Accademia, Venezia (2019). Nel 2019 Baselitz è stato nominato membro dell’Académie des Beaux-Arts in Francia.

 

L’evento è accompagnato da una pubblicazione edita da Marsilio che completerà il corpus editoriale sul Museo iniziato con la mostra DOMUS GRIMANI 1594-2019 attraverso una importante campagna fotografica realizzata per l’occasione.

Il volume esce in occasione del riallestimento della Sala del Doge, uno degli ambienti più spettacolari ed evocativi del palazzo che tornerà ai suoi splendori rinascimentali con il ricollocamento della statuaria greca e romana parte della collezione Grimani. Palazzo Grimani costituisce un unicum architettonico di Venezia, così come unica è la sua storia. Edificato agli inizi del Cinquecento in stile manierista, caso più unico che raro in città, era la dimora di una importantissima famiglia patrizia, che annoverava tra i suoi esponenti Patriarchi, Cardinali, Dogi e Procuratori, collezionisti appassionati di antichità greche e romane. Una raccolta vastissima e molto prestigiosa, quella dei Grimani, che alla morte del Patriarca Giovanni, nel 1596, fu donata alla Repubblica Serenissima e collocata all’interno della Biblioteca Marciana, dove fino a oggi è stata esposta. Un caso fortunato, dato dal lungo restauro del soffitto della sala dove la collezione Grimani è di norma conservata, consente oggi di riportare questa ammirevole raccolta nel suo luogo di origine, palazzo Grimani, divenuto nel frattempo museo statale. Il catalogo approfondisce la storia della collezione Grimani e ne rivela la sua straordinaria bellezza.

 

 

https://polomusealeveneto.beniculturali.it/musei/museo-di-palazzo-grimani

Aperto dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 19.00 (ultimo ingresso 18.30)

Biglietti: 

  • Intero: € 15,00
  • Ridotto: € 2,00 (età compresa tra i 18 ed i 25 anni)

Fino al 27 novembre 2021.

Pubblicato da Hélène Sadaune

Master II d'Histoire Moderne de la Sorbonne Paris IV, j'ai travaillé pendant plus de 20 ans pour la C.E. Résidente depuis plus de trente ans à Venise, guide conférencière à Paris et Venise, je suis une passionnée de la civilisation vénitienne et de cette ville hors-norme. Comptez sur moi pour vous tenir informé!

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