Le Stanze della Fotografia sull’isola di San Giorgio

©Hélène Sadaune

Le Stanze della Fotografia:  l’iniziativa di Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini aperta dal 29 marzo 2023

Mercoledì 29 marzo 2023 ha aperto al pubblico il nuovo centro espositivo e di ricerca, “Le Stanze della Fotografia”, all’interno della Fondazione Giorgio Cini, nelle Sale del Convitto, sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia.

Le Stanze della Fotografia” è l’iniziativa congiunta di Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini, destinata a proseguire il percorso iniziato nel 2012 alla Casa dei Tre Oci di Venezia – storico palazzo neogotico situato sull’isola della Giudecca e di recente acquistato dal Berggruen Institute – nella convinzione che la fotografia, tra i linguaggi artistici più interessanti del moderno e del contemporaneo, debba continuare ad avere una sua specifica “casa” a Venezia.

©Ugo Mulas

Marsilio Arte ha gestito tutte le mostre e le attività della Casa dei Tre Oci, proponendo, nel corso degli ultimi dieci anni, trenta esposizioni che hanno raccontato l’opera dei più grandi fotografi tra i quali Elliott Erwitt, Sebastião Salgado, Gianni Berengo Gardin, Helmut Newton, David LaChapelle, Letizia Battaglia, Ferdinando Scianna, Mario De Biasi, parallelamente a un’importante attività di ricerca sviluppata attraverso mostre di riscoperta di autori come René Burri, Willy Ronis, Henri Lartigue, Sabine Weiss, accogliendo complessivamente oltre 500.000 visitatori.

Un sodalizio naturale quello tra la fotografia e l’isola di San Giorgio, in quanto la Fondazione Giorgio Cini custodisce una delle più importanti collezioni fotografiche d’Europa. Una raccolta preziosa che nel tempo si è arricchita con un capitale fotografico unico nell’ambito della ricerca storico artistica: un immenso patrimonio documentario costituito dalle raccolte fotografiche pervenute nel tempo all’Istituto di Storia dell’Arte e appartenute a importanti storici dell’arte, tra cui Berenson, Bettini, Fiocco, Pallucchini, a giornalisti e scrittori, come Ojetti, insieme a un cospicuo numero di fotografie prodotte da scambi con altre istituzioni culturali, dai rapporti intercorsi per alcuni decenni tra Vittorio Cini, Fondazione Giorgio Cini e la società Alinari. Un sodalizio che ha contribuito, fino al 1970, alla creazione della Fototeca che, ad oggi, conta quasi un milione di fotografie, liberamente consultabili negli spazi della Nuova Manica Lunga da studiosi, ricercatori, appassionati, su appuntamento; online, grazie al grande impegno che la Fondazione Cini ha avviato dagli inizi degli anni Duemila per la digitalizzazione del suo patrimonio.

©Alessandra Chemollo

Concepite come un vero e proprio centro internazionale di ricerca e valorizzazione della fotografia e della cultura delle immagini, Le Stanze intendono proporre, accanto alle rassegne a Venezia e in altre città italiane ed estere, laboratori, incontri, workshop, seminari con fotografi nazionali e internazionali, master, in continuità con il disegno culturale che ha animato finora la Casa dei Tre Oci, ma con una spinta e una visione ancora più internazionali. In quest’ottica verranno sviluppate diverse partnership con le più importanti realtà del mondo della fotografia, quali l’agenzia Magnum Photos, il centro parigino Jeu de Paume, la Médiathèque du patrimoine et de la photographie, il Musée de l’Elysée di Losanna, solo per citarne alcune.

Il centro può contare sulla creazione di una Fondazione dedicata, che permette di finanziare e sostenere i progetti di ricerca, dove confluiscono i partner strategici quali la Fondazione di Venezia, impegnata nella valorizzazione del linguaggio fotografico sin dall’acquisto della Casa dei Tre Oci negli anni 2000, e che intende promuovere l’istituzione di un Premio annuale per la fotografia rivolto ai giovani fotografi, e San Marco Group, leader in Italia nel settore delle pitture e vernici per l’edilizia professionale, che conferma il saldo legame con l’esperienza dei Tre Oci.

©Hélène Sadaune, Le Stanze della Fotografia

La direzione artistica de Le Stanze della Fotografia è affidata a Denis Curti, che ha già ricoperto questo ruolo per i Tre Oci sin dal 2012 e vanta una vasta esperienza nel mondo della fotografia. È direttore e fondatore, nel 2014, della galleria STILL a Milano, è direttore artistico del “Festival di Fotografia” di Capri e in passato ha diretto per un quinquennio il “SI FEST” di Savignano sul Rubicone. È direttore responsabile del periodico Black Camera e Course Leader del Master in Fotografia di RafflesMilano. È autore di diverse mostre e pubblicazioni dedicate ai grandi fotografi italiani e internazionali e di due saggi fotografici per Marsilio Editori: Capire la Fotografia contemporanea e Il Mosaico del mondo. La mia vita messa a fuoco, dedicato alla biografia di Maurizio Galimberti.

Le attività di ricerca ed espositive sono coordinate dal comitato tecnico- scientifico presieduto da Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini, e composto da Emanuela Bassetti, presidente di Marsilio Arte, da Chiara Casarin, responsabile sviluppo culturale e comunicazione della Fondazione Giorgio Cini, dal direttore artistico Denis Curti e da Luca De Michelis, amministratore delegato di Marsilio Arte.

©Alessandra Chemollo

«Quando abbiamo inaugurato – commenta Emanuela Bassetti, presidente di Marsilio Arte – la mostra di Sabine Weiss un anno fa, rassegna che concludeva la nostra esperienza alla Casa dei Tre Oci, avevamo detto che questo non avrebbe significato la fine del percorso Marsilio “fotografia a Venezia”, che andava ben oltre un edificio. A distanza di un anno siamo felici di inaugurare la nostra nuova “casa” all’Isola di San Giorgio, dando avvio in partenariato con Fondazione Giorgio Cini a un ambizioso progetto culturale internazionale di ricerca e di memoria». «Grande attenzione è sempre stata data dalla Fondazione Giorgio Cini alla fotografia, sia come forma d’arte sia come documentazione storico artistica, tanto da creare, sotto l’impulso dello stesso Vittorio Cini, quella che oggi è una delle più ricche fototeche d’Italia e d’Europa», spiega Giovanni Bazoli, presidente della Fondazione Giorgio Cini. «L’apertura delle Stanze della Fotografia qui sull’Isola di San Giorgio Maggiore rappresenta quindi un nuovo tassello che va ad arricchire la già ampia e variegata offerta culturale della Fondazione Cini».

©Ugo Mulas, Russia 1960

Le Sale del Convitto che ospitano Le Stanze della Fotografia, che constano di circa 1850 metri quadrati disposti su due livelli, sono state oggetto di un importante lavoro di riallestimento e restauro finalizzato all’ampliamento e valorizzazione degli spazi, realizzato dallo Studio di Architetti Pedron / La Tegola con la speciale partecipazione del Teatro La Fenice di Venezia, che ha permesso l’installazione di pareti leggere e movibili che, come quinte teatrali, saranno rimodulabili per i diversi allestimenti espositivi, nell’ottica di una sostenibilità dell’impresa culturale.

Il bookshop, con un allestimento realizzato dallo studio Retail Design di Paolo Lucchetta, è stato pensato come una vera e propria libreria e spazio fondamentale di accoglienza e incontro, e offrirà un’ampia proposta editoriale con riviste specializzate, magazine, saggi, articoli di design e oggetti iconici.

Originariamente adibita per i magazzini della dogana, la sede ha preso la sua conformazione attuale nel 1870 circa. Nel 1952, alla nascita della Fondazione Giorgio Cini, l’edificio è divenuto Convitto scolastico e nel 2007 restaurato e reso sede espositiva. Si trova nella zona nord-est dell’isola di San Giorgio: per un lato lungo prospetta sulla fondamenta adiacente la Darsena Grande; per un lato corto sulla laguna, visibile dall’interno grazie a due grandi e spettacolari finestre.

©Hélène Sadaune, Le Stanze della Fotografia

Il programma espositivo

Il centro apre al pubblico mercoledì 29 marzo 2023 con due mostre. Un’ampia e completa retrospettiva dedicata a Ugo Mulas, a 50 anni dalla scomparsa del grande fotografo. Ugo Mulas. L’operazione fotografica, curata da Denis Curti e Alberto Salvadori – visitabile dal 29 marzo al 6 agosto 2023 – presenta circa 300 immagini, documenti d’archivio, e per la prima volta un’importante selezione di scatti vintage mai esposti prima d’ora.

Al primo piano de Le Stanze della Fotografia, apre al pubblico da mercoledì 29 marzo fino al 4 giugno 2023, la mostra Venezia alter mundus con 60 fotografie di Alessandra Chemollo dedicate allo spazio sospeso di una città peculiare come Venezia e alle sue incredibili architetture.

©Ugo Mulas

Paolo Pellegrin, autunno 2023

Nell’autunno 2023 Le Stanze della Fotografia ospiteranno una mostra dedicata a Paolo Pellegrin (Roma, 1964), tra i più importanti fotoreporter contemporanei internazionali, che ha documentato molti dei maggiori disastri e conflitti mondiali. Il progetto, costruito come una vera e propria antologica, prende in considerazione anche il tema del cambiamento climatico e al rapporto tra uomo e natura. La mostra è curata da Denis Curti e Annalisa D’Angelo e realizzata in collaborazione con Magnum Photos. La rassegna restituisce tutti i principali temi che animano il percorso di Paolo Pellegrin, che nei decenni ha intrecciato la visione del reporter con l’intensità visiva dell’artista attraverso disegni, quaderni, appunti, fotografie che illustrano la complessità del processo creativo dell’autore. Il percorso racconta una storia di infinita umanità nell’epoca presente grazie a installazioni, ingrandimenti, scatti inediti, con un corpus di immagini del più recente reportage in Ucraina, dove il fotografo si è recato nei mesi successivi allo scoppio della guerra.

Helmut Newton, primavera 2024

Nella primavera 2024 sarà la volta della retrospettiva “HELMUT NEWTON. LEGACY”, curata da Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation di Berlino, e Denis Curti, in occasione del centesimo anniversario della nascita dell’artista (Berlino, 1920 – Los Angeles, 2004). Attraverso 250 fotografie, riviste, documenti e video, la mostra ripercorrerà l’intera carriera di uno dei fotografi più amati e discussi di tutti i tempi. Accanto alle immagini più iconiche, un corpus di fotografie inedite, presentate per la prima volta in Italia, sveleranno molti aspetti meno noti dell’opera di Newton, con un focus specifico sugli scatti di moda più anticonvenzionali. Polaroid e contact sheet forniranno inoltre informazioni sul processo creativo di alcuni dei motivi iconici presenti, mentre pubblicazioni speciali, materiali d’archivio e dichiarazioni del fotografo contribuiranno a far comprendere al visitatore il contesto nel quale è nata l’ispirazione di questo straordinario artista.

Nell’ottica di un potenziamento e consolidamento di rapporti con istituzioni ed enti culturali anche al di fuori della città di Venezia, la mostra sarà esposta in esclusiva in Italia dalla primavera 2023 e fino all’estate 2024 con un tour in altre prestigiose sedi: a Milano, a Palazzo Reale, dal 24 marzo al 25 giugno 2023; a Roma, al Museo dell’Ara Pacis, dove approderà nell’autunno 2023; infine, a Venezia nella primavera 2024.

©Hélène Sadaune, foto Ugo Mulas

www.lestanzedellafotografia.it/it/

Pubblicato da Hélène Sadaune

Master II d'Histoire Moderne de la Sorbonne Paris IV, j'ai travaillé pendant plus de 20 ans pour la C.E. Résidente depuis plus de trente ans à Venise, guide conférencière à Paris et Venise, je suis une passionnée de la civilisation vénitienne et de cette ville hors-norme. Comptez sur moi pour vous tenir informé!

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