“L’Histoire du soldat” di Igor Stravinskij al Teatro Malibran

L’Histoire du soldat di Igor Stravinskij inaugura il nuovo palcoscenico del Teatro Malibran. Con la partecipazione della Collezione Peggy Guggenheim, in occasione del compleanno di Peggy Guggenheim.

È con un nuovo allestimento dell’Histoire du soldat di Igor Stravinskij che inaugura il nuovo palcoscenico del Teatro Malibran: un palcoscenico completamente rinnovato e molto più tecnologico, realizzato dalla Fenice grazie alla partnership tecnica di Fest. A ‘testare’ la nuova macchina scenica, nelle due serate di mercoledì 26 e sabato 29 agosto 2020 ore 19.00, sarà la celeberrima operina di Stravinskij, La storia di un soldato, ispirata al mito di Faust: una «storia da leggere, recitare e danzare in due parti» per voce narrante e piccola orchestra su libretto di Charles-Ferdinand Ramuz, che andrà in scena in un adattamento teatrale in lingua italiana affidato all’attore e regista Francesco Bortolozzo e alla danzatrice e coreografa Emanuela Bonora, con i costumi di Marta Del Fabbro e le luci di Fabio Barettin. Della parte musicale sarà responsabile Alessandro Cappelletto, che sarà alla testa degli Strumentisti dell’Orchestra del Teatro La Fenice.

La prima dell’Histoire du soldat si svolgerà nel giorno esatto del compleanno di Peggy Guggenheim, che fu amica di Stravinskij e della moglie Vera. Diverse sono le testimonianze storiche che legano la mecenate americana alla coppia. Nel settembre del 1951 la Guggenheim fu da loro invitata al Teatro La Fenice in occasione della prima mondiale di The Rake’s Progress (La carriera di un libertino) dello stesso Stravinskij, mentre nel settembre del 1957 il compositore russo fu ospite della collezionista a Palazzo Venier dei Leoni. Tale presenza è testimoniata dalla firma, accompagnata da una battuta musicale, lasciata da Stravinskij sul libro degli ospiti in cui Peggy conservava firme e dediche dei tanti personaggi celebri che venivano a trovarla. È inoltre celebre lo scatto di Man Ray del 1924 che ritrae una giovanissima Peggy Guggenheim con un abito di Paul Poiret, accompagnato da un turbante dorato che Peggy fece disegnare da Vera Sudeikin, allora fidanzata del compositore.

L’Histoire du soldat è un intreccio di balletti e musica da camera che racconta una storia liberamente ispirata al mito di Faust: narra infatti la vicenda di un soldato che cede al diavolo il suo violino in cambio di un libro che contiene le risposte a qualsiasi domanda. L’opera nacque in tempo di guerra, negli ultimi mesi del primo conflitto mondiale, e debuttò al Teatro Municipale di Losanna il 28 settembre 1918. Basata su libretto in francese di Charles-Ferdinand Ramuz, poeta esule in Svizzera come lo stesso compositore, l’Histoire era la risposta stravinskiana all’esigenza di costituire un teatro itinerante e povero, capace di depurare la tradizione lasciando integre le sue caratteristiche essenziali. Con sobrietà di mezzi, e recuperando le strutture basiche del théatre ambulant, Stravinskij racconta attraverso la musica e la danza una storia semplice che però fa riferimento a un mito letterario potentissimo, una leggenda ancestrale atavicamente legata alla storia dell’Occidente.

Si tratta di un lavoro spesso definito ‘eccentrico’, ‘sperimentale’: lo stile della sua musica si distingue per l’affiancamento di elementi eterogenei e di poliritmie; ragtime nordamericano, valzer viennese e tango argentino, motivi gregoriani e stralci di canzonette si giustappongono in una trama sonora dove l’unico motivo ricorrente è quello dalla marcata intonazione russa che rappresenta il soldato, il protagonista attorno cui ruota tutta l’opera.

www.teatrolafenice.it

Pubblicato da Hélène Sadaune

Master II d'Histoire Moderne de la Sorbonne Paris IV, j'ai travaillé pendant plus de 20 ans pour la C.E. Résidente depuis plus de trente ans à Venise, guide conférencière à Paris et Venise, je suis une passionnée de la civilisation vénitienne et de cette ville hors-norme. Comptez sur moi pour vous tenir informé!

error: You are not allowed to print preview this page, Thank you