Il Pinocchio di Pierangelo Valtinoni e Paolo Madron al Teatro Malibran
La magica storia del burattino vivente più famoso di tutti i tempi si fa opera in musica: Pinocchio, fiaba musicale del compositore vicentino Pierangelo Valtinoni su libretto di Paolo Madron liberamente ispirato alle Avventure di Pinocchio di Carlo Collodi, è in scena al Teatro Malibran dal 18 al 24 gennaio 2024 nel contesto della programmazione Opera Giovani dedicata al pubblico delle scuole e delle famiglie. Lo spettacolo, adatto al pubblico di tutte le età, è la ripresa dell’allestimento firmato nel 2019 dal regista Gianmaria Aliverta, con le scene di Alessia Colosso, i costumi di Sara Marcucci, il light design di Elisabetta Campanelli e i movimenti coreografici di Silvia Giordano. La parte musicale sarà affidata a Marco Paladin, che guiderà l’Orchestra del Teatro La Fenice e il coro di voci bianche dei Piccoli Cantori Veneziani, preparati da Diana D’Alessio. Quattro le repliche questo mese, giovedì 18,venerdì 19 e mercoledì 24 gennaio 2024 ore 11.00 riservato alle scuole, mentre la recita di sabato 20 gennaio 2024 ore 15.30 è aperta al pubblico .
Pinocchio di Valtinoni e Madron è nato nel 2001, come atto unico per il Teatro Olimpico di Vicenza; ma è nel 2006, alla Komische Oper di Berlino, che prende davvero forma, ‘scolpito’ nei due atti in cui il libretto riesce a condensare senza sacrificio le avventure del burattino che vuole diventare bambino con un ritmo drammaturgico incalzante e coinvolgente. Da allora l’opera Pinocchio ha girato tutto il mondo, da Mosca a Madrid a Hong Kong, riscuotendo ovunque unanime successo. Al Teatro Malibran sarà proposta la versione definitiva – sempre in due atti – rappresentata per la prima volta al Teatro Regio di Torino nel maggio del 2019.
Benedetto Croce lo definì «il più bel libro della letteratura infantile italiana» e certamente Pinocchio di Carlo Collodi, dalla sua nascita nel 1881, ha conosciuto un successo degno di tale fama. È stato tradotto in più di duecentosettanta lingue, raccontato da tutte le arti, dal cinema al fumetto passando per la danza e la televisione, interpretato secondo chiavi di lettura tra le più complesse. «Pinocchio – secondo Croce – che tanto piacque e piace ai bambini, piace anche agli adulti, e non già per il ricordo del piacere che vi provarono un tempo, o non solo per questo, ma proprio per se stesso. È un libro umano e trova le vie del cuore».
A dargli voce e vita ‘musicale’, due autori poliedrici, preparati e accomunati dall’attenzione alla poetica del mondo infantile come Valtinoni e Madron. Pierangelo Valtinoni è il secondo compositore italiano vivente più eseguito al mondo; si è formato e ha lavorato anche come direttore di coro e d’orchestra, organista e insegnante. Le sue composizioni, tra cui quattro opere dedicate all’infanzia, sono state incise e pubblicate da importanti etichette ed editori musicali. Paolo Madron, una grande passione per cinema, teatro e poesia e una carriera da librettista, è giornalista esperto in economia: ha scritto per «Il Foglio», «Il Giornale», «Panorama», «Il Sole 24 Ore» e il settimanale «Economy» di cui è stato fondatore e attualmente dirige il quotidiano online Lettera43.it.
«L’operazione messa in atto insieme a Paolo Madron – spiega il compositore Pierangelo Valtinoni – ha cercato di eliminare quel moralismo un po’ fastidioso tipico della fine dell’Ottocento […] Il fulcro della nostra interpretazione sta nella ricerca, da parte di Pinocchio, del proprio padre, che perde all’inizio e ritrova soltanto alla fine. Il romanzo non è solo un libro per ragazzi. Come sempre accade nelle fiabe, sono presenti due livelli di lettura: il primo è quello che ogni bambino può cogliere leggendo la storia, il secondo è molto più complesso e sofisticato. In questo caso secondo noi il punto centrale sta appunto nella ricerca di una figura importante come il padre».
«Per quanto riguarda la musica – continua Valtinoni – è sempre difficile parlare del proprio linguaggio. Sicuramente sono presenti chiari riferimenti al sistema tonale, che però utilizzo in maniera diversa rispetto a come viene solitamente usato in senso ‘tradizionale’. Questo probabilmente permette una comunicazione maggiore con il pubblico. Il mio sistema compositivo nasce dalla sintesi tra le tante cose che ho amato e studiato. In Conservatorio, com’è naturale, ascoltavo moltissima musica classica, ma durante l’adolescenza molti amici mi facevano sentire anche brani pop e tanto rock progressivo. Quindi ho assorbito di tutto, e nel mio linguaggio attuale c’è traccia dell’amore che ho provato per tutte quelle esperienze musicali».
Di indiscusso prestigio il cast di questa ripresa veneziana: il burattino Pinocchio sarà interpretato dal soprano Michela Antenucci; il falegname Geppetto, dal basso-baritono Matteo Ferrara; la fata sarà interpretata dal soprano Giovanna Donadini mentre Chiara Brunello interpreterà il gatto e Dottor Gufo; Christian Collia la volpe e Dottor Corvo; Rocco Cavalluzzi Mangiafuoco e l’oste; Lara Lagni Lucignolo e Arlecchino; e Rosa Bove il tonno, la lumaca e Pulcinella. A dare voce ai gendarmi, al grillo parlante, ai conigli, al coro di burattini, al coro di bambini e al coro dei pesci saranno i Piccoli Cantori Veneziani. Calcheranno la scena di Pinocchio inoltre i ballerini Antonino Montalbano, Matilde Cortivo, Eva Scarpa Dabalà, Ilario Marco Russo, Nik Simonetti e Emanuele Frutti.