The Seven Sins alla Biennale Danza

©Hélène Sadaune
The Seven Sins alla Biennale Danza della Gauthier Dance
Sette coreografie completamente diverse per illustrare i sette peccati capitali. Martedì 26 luglio alle ore 20 la prima italiana per la Biennale Danza The Seven Sins,l’ultima produzione del canadese Gauthier Dance insieme alla Biennale di Venezia e Festspiele Ludwigshafen at Theater im Pfalzbau. Lo spettacolo riunisce sullo stesso palcoscenico sette coreografi di fama mondiale: Aszure Bartom, Sidi Larbi Charkaoui, Sharon Eyal, Marco Goecke, Marcos Morau, Hofesh Shechter, Sasha Waltz. 110’ minuti di danza pura in scena al Teatro Malibran. Uno spettacolo di una rara bellezza.
Accidia, Avidità, Invidia, Gola, Superbia, Lussuria, Ira. The Seven Sins porta lo spettatore in un viaggio nel lato oscuro dell’essere umano. Sotto i riflettori i sette peccati capitali nell’interpretazione di grandi coreografi contemporanei, è un terreno di confronto con le diverse edizioni che hanno creato coreografi e registi come Balanchine, Brecht/Weill, Pina Bausch, per citarne alcuni.
©Jeanette Bak
Racconta l’Accidia la canadese Aszure Barton, già collaboratrice del Baryshnikov Arts Center di New York, dell’American Ballet Theatre, della Martha Graham Dance Company e del NDT, con un passo a due al maschile tra sogno e realtà. Per l’Avidità Sidi Larbi Cherkaoui, fra le figure più dinamiche della scena europea, pensa a una commistione di stili coreutici, in linea con la sua capacità di spaziare con collaborazioni che vanno da Beyoncè al balletto, dall’opera fino a Broadway. Parla d’Invidia l’israeliana Sharon Eyal, co-fondatrice con Gai Behar della compagnia L-E-V di Tel Aviv, trasformando tre danzatrici in macchine-umane pronte a combattersi. La Gola del tedesco Marco Goecke assume tinte noir ed è tutta incentrata sul movimento spesso frenetico di braccia e busto. La Superbia dello spagnolo Marcos Morau procede per immagini, creando sulla linea del suo lavoro con il collettivo La Veronal, una magnifica performance al femminile dal carattere teatrale che unisce alla danza testi, media e un attento studio di luci e scene. Per la Lussuria, l’israeliano Hofesh Shechter ha creato un notevole lavoro d’ensemble, con corpi rivistiti di uniformi bianchi pulsanti all’unisono sul palcoscenico, di grande efficacia. Conclude lo spettacolo l’Ira secondo Sasha Waltz: un passo a due dove esplode la rabbia attraverso urli e gesti violenti, dal segno drammaturgico forte.
Eric Gauthier riflette sul concetto di “senza confini” per la Biennale Danza: “Non serve che dica come, da direttori artistici, ci si scontri continuamente contro dei limiti. Per questo, è ancora più importante non porsi barriere dal punto di vista mentale – ed è importante anche incoraggiare la compagnia e i coreografi con cui si lavora a non porsi limiti. Pensare in grande e perseguire i propri sogni porta sulla lunga strada che servirà a realizzarli” ed ancora: ” In quanto ostinato ottimista, cerco di non pormi limiti. Il mio motto è “fallo e basta”, questo mi ha aiutato molto nel mio lavoro. La compagnia Gauthier Dance ha iniziato con sei danzatori nel 2007/08, oggi conta sedici interpreti. Non è ancora una grande compagnia, tuttavia la nostra reputazione è tale che le star della coreografia internazionale sono felici di collaborare con noi. I nostri artisti associati sono Marco Goecke e Hofesh Shechter. Come è potuto accadere? Ho semplicemente chiesto…Il che è esattamente il mio modo di ottenere le cose. Nel peggiore dei casi ricevo un no come risposta “vale sempre la pena di provare” è la mia strategia per andare oltre i limiti e il più delle volte funziona”.
©Jeanette Bak
IL PROGRAMMA del 26 Luglio 2022:
ore 20.00 Teatro Malibran, The Seven Sins (2022, 110’), Gauthier Dance , Dance Company Theaterhaus Stuttgart. Preceduta da una presentazione dalla performance da Eric Gauthier in inglese.
Anno/Durata: 2022, 110′ (prima italiana)
Coreografia: Aszure Barton, Sidi Larbi Cherkaoui, Sharon Eyal, Marco Goecke, Marcos Morau, Hofesh Shechter, Sasha Waltz
Musica: Craig Taborn, Alexandre Dai Castaing, Anne Müller, The Velvet Underground, Jesse Callaert, Juan Cristóbal Saavedra, Hofesh Shechter, Diego Noguera Berger
Direttore artistico: Eric Gauthier
Maestri di balletto: Cesar Locsin, Luis Eduardo Sayago
Responsabile di produzione: Inga Kunz
Gestione tecnica di produzione: Mario Daszenies, Holger Reuker
Coordinamento artistico costumi: Gudrun Schretzmeier
Scenografia: Mario Daszenies
Musica e interludi sonori: Victoria Hillestad & Julian Erhardt / [sic]-studios
Company coach: Egon Madsen
Gestione artistica: Daria Mosunova, as a guest Maria Strom
Fotografa: Jeanette Bak
Tour management: ecotopia dance productions (www.ecotopiadance.com)
Danzatori: Bruna Andrade, Joaquin Angelucci, Nora Brown, Andrew Cummings, Anneleen Dedroog, Barbara Melo Freire, Luca Pannacci, Garazi Perez Oloriz, Jonathan Reimann, Mark Sampson, Gaetano Signorelli, Izabela Szylinska, Sidney Elizabeth Turtschi, Shawn Wu, Shori Yamamoto
Una produzione di: Theaterhaus Stuttgart
In co-produzione con: La Biennale di Venezia Festspiele Ludwigshafen – Theater im Pfalzbau
In cooperazione con:
©Hélène Sadaune

https://www.labiennale.org/it/danza/2022/spettacoli-danza/gauthier-dancedance-company-seven-sins

 

Pubblicato da Hélène Sadaune

Master II d'Histoire Moderne de la Sorbonne Paris IV, j'ai travaillé pendant plus de 20 ans pour la C.E. Résidente depuis plus de trente ans à Venise, guide conférencière à Paris et Venise, je suis une passionnée de la civilisation vénitienne et de cette ville hors-norme. Comptez sur moi pour vous tenir informé!

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