Fino al 15 gennaio 2024 si potrà visitare la nuova sorprendente mostra del fotografo francese Francis Giacobetti nei rinnovati spazi delle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco a Venezia. Oltre 100 immagini composte da ritratti in bianco e nero e iridi colorate dei personaggi più “visionari” del XX secolo: artisti, scienziati, ballerini, governanti, fisici, primi ministri, personaggi politici come Mikhail Gorbačëv, Nelson Mandela, il Dalai Lama, Aung San Suu Kyi, personaggi che hanno fatto la storia o marcato il mondo come Buzz Aldrin, artisti di fama mondiale come Luciano Pavarotti, scienziati hors pair come Stephen Hawking, Rita Levi Montalcini, solo per citare alcuni che più hanno ispirato con le loro idee, le proprie professionalità, scoperte, ideali e valori la Nostra Epoca. La mostra si articola in 15 sezioni al secondo piano delle Procuratie Vecchie, per quasi 1000 metri quadrati di esposizione: grandi fotografie ad alta risoluzione accompagnate da didascalie e citazioni a corredo delle foto esposte che illustrano la vita di questi personaggi illustri.
Cosa dicono di noi i nostri occhi? Francis Giacobetti ha intrapreso una ricerca volta a fotografare personaggi famosi e i loro occhi. Gli occhi, dicono, sono le finestre dell’anima. “A 50 anni dicono le persone, abbiamo il volto che meritiamo, a meno che, come il Dorian Gray di Oscar Wilde, non possediamo un macabro ritratto nascosto in soffitta che porta le macchie del fegato e le rughe negate dal volto che mostriamo al mondo al piano di sotto”, ricorda il fotografo francese.
“Trent’anni della mia vita per un dialogo con l’orizzonte – afferma Francis Giacobetti – Flemming, Darwin, Mozart, Michelangelo, Marie Curie sono identici a Crick e Watson che hanno scoperto il DNA, a Francis Bacon, Federico Fellini, Kurosawa e tutti gli altri che onorano queste pagine. E’ stato un privilegio incontrarli, piantare un albero di mimosa a Cuba con Gabriel Garcia Marquez, essere ospite del Dalai Lama nella sua casa a Dharamsala, visitare Roma con Federico Fellini tra tanti altri momenti. Senza le duecento donne e uomini di questo progetto, se non fossero mai esistiti, saremmo ancora all’Età della Pietra e alla ricerca del fuoco. Considerando che ci sono più atomi in una goccia d’acqua che stelle nell’universo, quanto sono fortunato a mescolarmi con gli angeli! Questa mostra è una canzone, una poesia per lodare gli dei e gli eroi. Mi è stato chiesto : “Sono davvero i loro occhi?”. La risposta è “sì”. Un ritratto in bianco e nero, un’iride colorata, pianeti. La luce degli uomini.”
Come ha fatto? “Ho inventato un mio apparecchio per fotografare gli occhi”, dice Giacobetti, al telefono dal suo studio di Parigi. “È un piccolo segreto, ma ciò che fa, più o meno, è far brillare la luce ai lati degli occhi anziché direttamente dentro di essi. In questo modo possiamo vedere il disegno degli occhi in rilievo, cosa che non è possibile se li illumini direttamente con la luce. Naturalmente, questo non è uno strumento ottico. Le mie immagini non hanno nulla a che fare con la scienza, la medicina o l’anatomia; il mio interesse è solo nella loro bellezza.”
Considerato il successo mondiale dei negozi Iris Galerie che fotografano il vostro iride e ne fanno un’ opera d’Arte (come essi stessi scrivono), direi che questa mostra segue il tempo che fa. La mostra sarà visitabile a Venezia alle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco fino al 15 gennaio 2024. Poi seguirà un itinerario internazionale per 5 anni, iniziando da Parigi nel 2024.
La mostra è organizzata da Baluze ed Encore Productions, con la co-produzione di Spiazzi e la partnership di VIP, in collaborazione con Civita Mostre e Musei. Un catalogo edito da Iris Galerie accompagna l’esposizione.
Orari
L, Me, G, V, S, D dalle h. 10.00 alle h. 18.00
La biglietteria chiude alle h. 17.30
Martedì chiuso
